L'onda lunga della 'Ndrangheta tocca ancora l'Emilia-Romagna e il Nord Italia. E' scattata una nuova tranche dell'operazione 'Aemilia (che a gennaio ha portato a 117 arresti, e di cui presto si celebrerà l'udienza preliminare)', con l'esecuzione di misure di custodia cautelare emesse su richiesta della Dda di Bologna nei confronti di nove persone, di cui tre esponenti della 'Ndrangheta emiliana attiva tra Reggio Emilia, Parma, Piacenza e Modena e operante anche a Verona, Mantova e Cremona. E' in corso inoltre un sequestro di società, beni e attività commerciali nella disponibilità diretta della cosca, per oltre 330 milioni.
Arresti e sequestri, ma anche decine di perquisizioni sul territorio nazionale, anche a carico di liberi professionisti. Tra gli arrestati, accusati di trasferimento fraudolento di valori e reimpiego in attività economiche di denaro, beni frutto delle attività illecite della cosca, anche insospettabili prestanome.
Al centro delle indagini l'infiltrazione della 'Ndrangheta emiliana, articolazione della cosca 'Grande Aracrì di Cutro (Crotone), nel tessuto economico nazionale e locale, attraverso la costituzione di varie società di capitali. Particolari sull'operazione dopo la conferenza stampa in Procura a Bologna.
Arresti e sequestri, ma anche decine di perquisizioni sul territorio nazionale, anche a carico di liberi professionisti. Tra gli arrestati, accusati di trasferimento fraudolento di valori e reimpiego in attività economiche di denaro, beni frutto delle attività illecite della cosca, anche insospettabili prestanome.
Al centro delle indagini l'infiltrazione della 'Ndrangheta emiliana, articolazione della cosca 'Grande Aracrì di Cutro (Crotone), nel tessuto economico nazionale e locale, attraverso la costituzione di varie società di capitali. Particolari sull'operazione dopo la conferenza stampa in Procura a Bologna.
Fonte: www.repubblica.it
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