Sono quattro i pensionati associati allo Spi Cgil di Padova presenti ora in provincia di Caserta come volontari presso la Onlus Arci "nero e non solo" che ha in assegnazione terreni e altri beni confiscati al clan dei Casalesi.
Un'iniziativa che vede impegnati i pensionati dello Spi di tutto il paese nel presidio delle terre confiscate alle mafie in svariate parti d'italia. Una settimana a occuparsi delle cucine e della formazione per i migranti vittime della mafia e del caporalato.
«Già da un paio d'anni mandiamo una piccola delegazione di volontari a Caserta in collaborazione con l'Arci locale e l'associazione "Nero e non solo", spiega Rosanna Bettella, segretario dello SpiCgil di Padova. «Qui si lavora all'integrazione e allo sviluppo di una cultura della legalità di cui si sente sempre più il bisogno a sud come anche nel nostro Veneto».
Quest'anno sono stati Renata Serafin e Carla Babolin della lega Spi del Conselvano a occuparsi della cucina nelle due strutture di Parete e santa maria La Fossa in provincia di Caserta. «Siamo contenti e felici perché abbiamo trovato una situazione fantastica», racconta Gianni Aldrigo della lega Spi del Conselvano.
«Ci siamo fatti tanti amici e abbiamo potuto vedere con i nostri occhi i volti e le storie di ragazzi come i nostri che hanno avuto la sfortuna di nascere dalla parte sbagliata del mondo. Cerchiamo di preparare anche loro a rispondere ai fenomeni mafiosi e a una mentalità che sfrutta e distrugge senza dare nulla in cambio».
Fonte: il mattino di Padova
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