Cena a base di pizza offerta da LIBERA e tutti a nanna.
Lunedi 29
mattinata libera in attesa che arrivasse tutto il gruppo di volontari. Perciò visita a Isola Capo Rizzuto ed a “LA CASTELLA” ad ammirare il Castello in mezzo al mare.
A mezzogiorno ritorno e incontro con tutti i ragazzi/e che nel frattempo erano arrivati.
Presentazioni veloci e preparazione da parte dei 5 moschettieri dello SPI TV di una pasta con pomodoro alici e capperi, poi verdura cruda e formaggi.
Pomeriggio: alle 17,00 riunione plenaria con Umberto e la Segreteria Provinciale SPI di Crotone (Nicodemo, Mimmo ed altri), oltre alla Presidente della cooperativa “Terre Joniche” Raffaella, dove ognuno si è presentato ed ha illustrato i motivi che l'hanno portato a fare questa esperienza.
Cena preparata dallo SPI (questo era uno dei nostri compiti) con polpette di carne in sugo verdure cotte e crude.
MAURIZIO
Martedi 30
dalle 6,00 alle 6,30 colazione : latte , caffè , succo , frutta , brioche
ore 7,00 partenza con 2 pulmini per accompagnare le ragazze/i nei campi confiscati alla mafia e consegnati alla cooperativa. Autisti: Maurizio e Vittorino
C'è da dire che in tutta la zona di Capo Rizzuto ed in modo particolare vicino ai campi sequestrati è strapieno di pale eoliche (tutte , come ci hanno spiegato, ancora di proprietà della mafia).
Consegna da parte di Domenico (Mimmo) e Cesare degli attrezzi ; zappe , rastrelli e si procede alla rimozione dei “polloni”, che sono i rametti che crescono sul fusto degli ulivi e che ne succhiano la linfa. Si fa cosi da più di 100 anni.
Ore 11,30: si termina di lavorare e ci portano a visitare la struttura confiscata alla NDRANGHETA
Ore 12,30: capatina veloce nello spendido mar Jonio a fare un tuffo ed asciugarsi con una rigenerante brezza marina.
Ore 13,30: pranzo; pasta tonno –olive-capperi e gli immancabili formaggi e verdure miste
Ore 15,00: non vediamo più Patrizio, scopriamo che è rimasto prigioniero in bagno > interviene superGino e lo libera. Possiamo rilassarci.
Ore 17,00: a scuola con LIBERA – dalla Legge La Torre ad oggi . come funziona la confisca. A tale proposito prezioso anche l’intervento di Stefano che lavora nell’organizzazione Ministeriale per l’assegnazione delle confische.
Ore 20.00: si cena tutti assieme; noi-i ragazzi della cooperativa-Nicodemo Jacovino (segretario gen. SPI Crotone)-Wladimiro (Seg. Reg. SPI Calabria)-il prof. Martinelli (ultimo allievo di Don Milani), della serie “aggiungi un posto a tavola che c’è un amico in più”
Ore 21,00 : tutti in cerchio sotto le stelle per ascoltare il prof. Martinelli e poi tutti a nanna.
FRANCESCA – CHIARA – GIULIA
La lotta ai “polloni selvaggi” continua imperterrita.
Armati di zappa, rastrello, e tronchesi abbiamo macinato file e file di ulivi, ma ancora un campo sterminato ci attende.
Oggi però prima della lotta al “pollone” abbiamo visitato il CEPA. Un bellissimo casolare circondato da una bellissima campagna, dolci colline , la sorgente che fanno venir voglia di mollare tutto e restare a Isola .
Mi piacerebbe tornare presto e vedere realizzato l’agriturismo.
Pranzo preparato come al solito dai nostri “genitori adottivi”, i diversamente giovani dello SPI trevigiano.
Poi partenza con i pulmini guidati da Maurizio e Vittorino e visita a Fragalà , frazione di Melissa per la visita/commemorazione dei 3 ragazzi e dei tanti feriti che nell’ottobre del 1949 furono uccisi dalla Polizia di Scelba mentre manifestavano per avere la terra incolta che era di un Barone.
Ciò che mi porterò dentro a parte i fatti successi, è la grande dignità con cui i lavoratori semianalfabeti hanno marciato e perso la vita per chieder il rispetto del diritto alla terra.
Era il tempo della semina delle fave
Poi siamo ridiscesi nel bellissimo borgo di Melissa dove l’associazione locale ci aveva preparato un succulento pranzetto a base di specialità proprie.
MARIA
Giovedi 2
Ore 6.30 siamo già davanti alla tavola imbandita di tutto dai nostri padri dello SPI.
Alle 7.30 siamo già armati dei nostri strumenti di lavoro , ci dividiamo in due gruppi, uno lavora dove c’è il capannone gli altri vanno alla CEPA. Fa un caldo da morire, per fortuna arrivano le 11,00 e Maurizio viene a prenderci per portarci al mare a fare un tuffo, l’acqua sembra fredda al primo impatto ma subito dopo è una sferzata rigenerante. Ritorniamo a casa con il pulmino dello SPI, doccetta veloce perché i nostri cuochi personali ci hanno già preparato il pranzo e si rischia che la pasta si scuocia.
Al pomeriggio Maurizio e Piero se ne sono andati con gli esponenti dell’associazione “ GLI AMICI DEL TEDESCO”( che è quella che ha concesso l’ostello a LIBERA in quanto la struttura confiscata alla NDRANGHETA e ristrutturata dalla cooperativa, dove dovevamo andare non aveva ancora l’abitabilità) a vedere degli appartamenti che sono stati dati dal comune di Crofani a questa, con il compito di ristrutturarli e favorire il turismo.
Noi invece abbiamo incontrato i genitori di DODO’ Gabrieli, un ragazzino innocente ucciso durante una sparatoria della NDRANGHETA. Forte emozione ad ascoltarli, anche per la forza che hanno, sia di resistere al proprio dolore sia di condividerlo con altri per creare una memoria.
Cena con il WWF ed i loro ragazzi/e, che provengono da tutta Europa e partecipano ai “campi antimafia”. I nostri cuochi dello SPI hanno portato oltre 6,5 kg di “tagliata di maiale” e “melanzane al funghetto” , spolverate. Anche i ragazzi del WWF però hanno fatto la loro parte e hanno preparato molte cose.
ANONIMO
Venerdi 3
Sveglia alle 6,00 e colazione gentilmente preparata dai nostri trevigiani che ci hanno accudito e coccolato come dei nipoti.
Alle 7,30 arrivo sui campi . Oggi ci hanno diviso a metà, una parte si sono occupati di zappare il terreno circostante al capannone della cooperativa , estirpare le erbacce, rastrellare ed accumulare i sassi da una parte.
L’altra metà del gruppo si è recato a Catanzaro con Umberto , coordinatore di LIBERA, in un vivaio per caricare piante e portarle nel terreno della cooperativa a Capo Rizzuto.
Questo vivaio era di proprietà di un signore che è morto ed il figlio avendo già un lavoro e non potendo seguire il vivaio ha deciso di regalarlo alla cooperativa.
Dopo il lavoro nei campi un meritato tuffo veloce al mare e ritorno all’ostello che per questa settimana è la nostra casa. Oggi si pranza con insalata di riso, verdure fresche, spianata calabra e formaggi, tutto preparato dai nostri Elsa,Gino e Piero che sono rispettivamente i cuochi ed il maitre di sala. Mentre Maurizio e Vittorino sono i nostri autisti.
Dopo una giornata cosi piena ci addormentiamo sfiniti sotto una luna piena meravigliosa.
Tra due giorni si conclude questa esperienza che mi ha lasciato positivo.
Il volontariato è un esperienza che ti dà molto. Si torna a casa migliorati.
Tutto è stato reso migliore non solo dai ragazzi della Cooperativa Terre Joniche, ma anche dai nostri “ragazzi” dello SPI di Treviso, da cui c’è molto da imparare.
Hanno una carica coinvolgente ed una simpatia contagiosa.
VALENTINA
Il pomeriggio di ieri l’abbiamo trascorso a Crotone . Prima siamo andati all’ARCI dove abbiamo incontrato ROCCO, un commerciante di Lamezia Terme che ha denunciato chi gli ha chiesto il “pizzo” ed oggi è un TESTIMONE DI GIUSTIZIA.
La sua storia e soprattutto il suo racconto sono stati molto commoventi. Trasudavano un alto senso civico ed una grande dignità, pur nella sua semplicità e umiltà. Per me è stato l’incontro più significativo del campo; è stata la dimostrazione che è possibile ribellarsi alla MAFIA e che è possibile sconfiggerla. E’ intervenuta poi Elvira, che si occupa del servizio SOS Giustizia in collaborazione con Libera e che supporta le vittime di usura , racket spiegandoci casi successi e percorsi per arrivare a tirar fuori le vittime dai loro aguzzini.
Successivamente un gruppo di noi, Maurizio, Valentina, Elisabetta, Francesca e Stefano hanno partecipato ad una nuova trasmissione sui “campi antimafia” che andrà in onda ogni settimana da RADIO BARRIO ed il cui nome è stato inventato da noi “TERRA LIBERA TUTTI”. Il programma è stato divertente perché si è parlato della nostra esperienza nel campo e tutti i commenti sono stati di grande entusiasmo.
La serata si è conclusa al MARACAIBO, un locale sulla spiaggia gestito dall’ARCI dove abbiamo mangiato una zuppa di pesce locale ed un crostino di alici alla Crotonese , poi ascoltato musica di un gruppo locale fino a notte. Oggi per fortuna non si va sui campi così possiamo dormire un po’ di più.
PATRIZIO
Sabato 4
La vostra compagnia, le vostre storie e la vostra gentilezza sono state di gran lunga le cose più inaspettate di questa settimana.
Ci ha permesso di entrare in contatto con voi , di aver condiviso con noi parte delle vostre vite, oltre ad essere stati i giovanotti veri di questa esperienza. E’ il vostro merito e per questo conserverò un ricordo che mi accompagnerà tutta la vita.
Oltre ai dovuti ringraziamenti devo farvi anche i complimenti, perché se ci fossero più persone come voi , tutto andrebbe diversamente e probabilmente noi giovani avremmo grandi esempi da cui imparare!
Spero di potervi rivedere presto, siete stati fantastici.
GIUSEPPE
Mi serviva ….. tutto questo mi serviva. Mi è servito a ricordare che c’è ancora umanità e solidarietà tra le persone, tra sconosciuti, nelle associazioni, nei sindacati, in alcuni funzionari pubblici.
Tutte queste belle emozioni sono la spinta alla lotta contro la criminalità organizzata e in generale contro tutte le brutture del mondo.
Grazie alla presenza dello SPI, questi 7 giorni sono stati un esperienza a 360 gradi; il lavoro nei campi, gli incontri del pomeriggio, la gioia e la convivialità a pranzo ed a cena.
La testimonianza di ROCCO, testimone di giustizia è quella che mi ha più colpito , per il coraggioe l’aiuto che gli hanno dato le varie associazioni. Grazie a questa esperienza continuerò a coltivare la mia passione per la politica e i miei studi, ma con dei valori aggiunti derivanti da questa esperienza. L’importanza del terzo settore, la lotta alla corruzione e all’illegalità, la concretezza all’interno del dibattito pubblico che solo una zappa ed un terreno possono farti ricordare.
Spero che anche voi siate stati arricchiti da questi giorni assieme e spero che ci incontreremo ancora ad affrontare insieme le lotte dell’oggi.
ELISABETTA
Conclusioni
Scrivo io, ma dopo aver sentito l’impressione di Piero, Vittorino, Elsa e Gino.
Possiamo dire che è stata un esperienza esaltante, che messa al confronto con quella vissuta l’altranno a Parete e come parlare del giorno e della notte.
Abbiamo trovato un organizzazione, sia come Libera, come SPI, come Cooperativa Terre Joniche e l’associazione Amici del Tedesco, eccezionale. Sempre disponibili e di grande professionalità.
Vogliamo qui pubblicamente ringraziare Nicodemo, Umberto, Wladimiro, Loris, Gianfranco, Raffaella, Mimmo, Domenico, Cesare e tutti quelli con cui abbiamo collaborato questa settimana. Un saluto ed un abbraccio stretto stretto a tutte le ragazze e ragazzi che sono stati meravigliosi e che con il loro comportamento ci hanno aiutato a svolgere al meglio il nostro lavoro.
Un altro saluto ai genitori di DODO’ il ragazzo ucciso in uno scontro a fuoco tra mafiosi ed a ROCCO, il testimone di giustizia, i quali ci hanno dimostrato che un'altra Calabria è possibile. Tra tutte le cose dette e raccontate nei pomeriggi di “formazione”, due mi hanno colpito profondamente e sono state dette da Rocco, che dopo aver denunciato e fatto arrestare il boss (scritto in piccolo perché gente del genere non merita nemmeno l’iniziale maiuscola), ha preferito continuare a vivere e lavorare nella sua città scortato continuamente dalle forze dell’ordine, anziché scappare dalla Calabria e rifugiarsi con un altro nome in un'altra parte d’Italia. La prima è: dobbiamo lottare e denunciare affinchè in Calabria rimangano i cittadini onesti e perchè ad andarsene devono essere i mafiosi.
La seconda che la miglior arma contro i mafiosi è il puntare contro di loro il nostro dito, perché quando si fa questo, loro cercano di spostarsi, di nascondersi come un qualsiasi vigliacco e topo di fogna farebbe.
Chiudo queste righe perché mi sto emozionando troppo poiché scrivendo mi tornano in mente i nostri meravigliosi ragazzi e ragazze e quello che hanno scritto nel diario di bordo e non vorrei farmi venire il groppo in gola come quando ci siamo salutati.
Spero che tutte le foto che giornalmente postavo su FB abbiano contribuito a smuovere qualche coscienza ed a far si che i ragazzi che decidono di partecipare ai “campi antimafia” in qualunque parte del nostro paese, siano sempre più numerosi. Perché queste esperienze, gli incontri con le persone di questi luoghi ed in particolare con chi lotta, con chi si è ribellato alle ingiustizie, con chi ha avuto familiari innocenti uccisi, ti fa capire che la Calabria non è solo quella che ci dipingono i media, ma esiste un’altra Calabria, un altro sud, un altro paese che vale la pena di aiutare, facendo ognuno di noi la nostra parte. A cominciare con la partecipazione ai “CAMPI ANTIMAFIA”.
Al prossimo anno, io ed i miei compagni ci saremo. E VOI????
MAURIZIO
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