venerdì 31 luglio 2015

Ferrara. Insegnanti e studenti volontari a Cerignola: campo antimafia, un'esperienza che porteremo a scuola


Otto studenti e studentesse e tre insegnanti del Liceo scientifico “Don Minzoni” e dell’Istituto “Vergani – Navarra” di Argenta sono stati protagonisti, insieme a cinque volontari dello Spi-Cgil di Ferrara, di una settimana trascorsa nel “Campo della legalità” di Cerignola (Foggia) che, come molti altri in Italia, è gestito da Libera, l’associazione contro le mafie.

Parcelle d'oro e aziende fallite. Il disastro dei beni confiscati

Beni confiscati alla mafia, un disastro all'italiana. Dalle parcelle d'oro per amministratori giudiziari e consulenti al fallimento di decine di imprese. Così lo Stato sperpera un valore enorme


"Beni confiscati, pasticcio all'italiana ". La vidiointervista del direttore di Affari Angelo Maria Perrino a Umberto Postiglione

Pino Maniaci ad Affari: "Truffa consentita dalla legge. Renzi? Non farà nulla"

Mirabelli (Pd) ad Affari: "Agenzia sgravata e tempi più snelli ma no a nuovi fondi"

IL TESTO INTEGRALE DELLA PROPOSTA DI RIFORMA DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA

Fonte: www.affaritaliani.it

Beni sequestrati: Cgil - Flai Cgil, bene accordo Mipaaf - Agenzia Nazionale, ora accelerare per legge su aziende

La sottoscrizione del protocollo tra il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) e l'Agenzia Nazionale per l'Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata è sicuramente un fatto positivo se è mirato a rimuovere gli ostacoli burocratici che di fatto impediscono un pieno riuso sociale dei beni confiscati.

Da Padova a Parete. Pensionati a guardia della legalità

Sono quattro i pensionati associati allo Spi Cgil di Padova presenti ora in provincia di Caserta come volontari presso la Onlus Arci "nero e non solo" che ha in assegnazione terreni e altri beni confiscati al clan dei Casalesi.

Isola Capo Rzzuto: diario di bordo dal campo antimafia

Come SPI CGIL siamo partiti da TREVISO in pulmino domenica 28 alle 6,00 di mattina. Composizione squadra: MAURIZIO – PIERO – ELSA – VITTORINO – GINO.

Migranti: a Riace l'accoglienza serve anche a combattere la mafia


Riace è un paese colorato, rinnovato. Forse anche un po' ringiovanito. Da nord e da sud, a ogni ingresso, ci sono cartelli che ti danno il "benvenuto nel paese dell'accoglienza" e piccole navi con i nomi di tutte le nazioni del mondo. Qui il sindaco Mimmo Lucano da anni apre le porte ai migranti che sbarcano sulle coste calabresi. E, grazie al progetto SPRAR, cerca di favorire la loro integrazione sul territorio.

Corleone, un'esperienza forte dal punto di vista emozionale e formativo


Riportiamo l'esperienza di Luigi Torelli, della segreteria dello Spi Cgil di Pesaro Urbino, che ha fatto il volontario al Campo di Corleone dal 30 giugno all'11 luglio 2015. Il suo diario da valore a tutto il nostro impegno.

Lettere e poesie scritte a mano: studenti e volontari raccontano la loro esperienza nel campo di Isola del Piano (seconda parte)









Scrive Marco: «Tanto impegno e poco sonno. Ma si sa, i frutti della legalità hanno bisogno della costanza per crescere». Il paragone di Martina: «la Fattoria della Legalità è come l’arcobaleno, un disastro della mafia che diventa luce quando incontra l’antimafia». S. accosta il duro lavoro nei campi alla lotta alla mafia: «Ho estirpato erbacce cresciute indisturbate sopra le radici e il tronco degli ulivi…quasi fosse una metafora: estirpare l’erba cattiva dagli alberi della società, dell’Italia».







In questo mio secondo campo Antimafie dello SPI alla Fattoria di Isola del Piano davvero non è mancato nulla, neanche i risvegli accompagnati dalla musica classica, per ferma volontà di uno dei campisti. Di musica, di lavoro, di sudore e di caldo ne abbiamo avuto in abbondanza, l’unica cosa che è mancata è il sonno, ma si sa, i frutti della legalità chiedono un grande lavoro per crescere costante, continua e minuziosa. Per questo abbiamo avuto sei giorni davvero intensi e coinvolgenti nei quali abbiamo discusso e riflettuto molto tra noi e con le persone che abbiamo incontrato; il sindaco di Isola del Piano che ci ha parlato della storia di questo bene confiscato, i sindacalisti che ci hanno parlato dell’importanza del lavoro come diritto e di come nn posa esservi dignità senza lavoro o in condizioni di lavoro precario, ricattato o inquinato dalla prepotenza e dalla minaccia mafiosa. Ampio spazio è stato dato anche ai temi dell’immigrazione, con la visone di documentari, con dibattiti e con un toccante incontro con un gruppo di richiedenti asilo.
Il lavoro è tanto, l’impegno profuso è molto, la strada da fare è lunga, ma alla fine di questa bella settimana trascorsa insieme posso solo dire che tutto ciò che è cambiato in me e in questo bene ha solo aspetti positivi e di arricchimento.

Marco, 29 anni



Penso che tutti abbiano visto nella loro vita, almeno una volta, la bellezza dell’arcobaleno, questo però può avvenire solamente quando pioggia e sole si incontrano.
Ecco, secondo me, la Fattoria della Legalità è proprio l’arcobaleno, un disastro della mafia che diventa luce quando incontra l’antimafia.
Questo è quello che io , insieme agli altri ragazzi che hanno partecipato al campo, abbiamo cercato di fare questa settimana: combattere la pioggia, ovvero la mafia, con la luce emergente di tutte le piccole cose che fatte insieme diventano capo valori.
Quando ho scelto di partecipare al campo non sapevo benissimo cosa aspettarmi, ora, alla fine di questa settimana, credo che qualsiasi cosa mi sarei potuta immaginare non sarebbe stata abbastanza perché qui mi sono trovata in una grande famiglia felice e ho imparato davvero tantissime cose sia dal punto formativo, grazie agli incontri e alle chiacchierate con gli altri, sia da quello manuale durante i lavori svolti.
Un insegnamento, però, più degli altri mi porterò dietro da questa esperienza: si può cambiare, si può migliorare il nostro mondo, per fare questo però ci vuole coraggio e soprattutto impegno. Tutti dobbiamo sentirci responsabili di far emergere la luce e dar vita all’arcobaleno.

Martina, 17 anni


A me piacciono molto le parole. Amo le parole usate per la poesia, impiegate per esplicare un dolore. Queste fanno parte della mia normalità e formano quasi una seconda pelle su di me. Al contrario, parole appartenentir a discorsi inerenti al tema della mafia, non scivoleranno mai su di me:producono come una scarica elettrica, un impulso che completa la funzione della parola…. Quello di agire, insomma. C’è stato un momento quest’anno in cui ho sentito che il tempo delle parole era finito. Mi sono trovata perciò in questo campo, a far nascere qualcosa di diversamente nuovo, nel bene confiscato di Isola del Piano. Quest’esperienza mi ha insegnato che non è vero che le persone sono tutte uguali,ma c’è gente brava che ispira e che aiuta altra gente. Ci sono state testimonianze importanti, come quella degli zii della vittima innocente di mafia, Attilio Romanò. Quanto amore nei lo occhi: un uomo che ha dedicato la sua vita allo stato, alla legalità. Così immerso nel suo dovere, così speranzoso che le cose potessero cambiare. “ Svegliate le coscienze ovunque” annuncia, affinché nessuna vittima della criminalità sia non sia morta invano- A Isola del Piano abbiamo vissuto nella casa del ‘mafioso’…una casa ‘mafiosa’ diventa la fattoria della legalità. Quale miglior simbolo Quale migliore visione di quella di ragazzi che lavorano sotto il sole consapevoli che in unna settimana non si cambia il mondo, ma si può cambiare il modo di pensare della gente… questo equivale a sottrarre ipotetici collusi o corrotti alla mafia. Una delle tante attività manuali che ho svolto, e che mi ha colpito è stata quella del giardinaggio. Estirpare le erbacce cresciute indisturbate sopra le radici e il tronco degli ulivi…quasi fosse una metafora: estirpare l’erba cattiva dagli alberi della società, dell’Italia. In molti casi, la criminalità organizzata sembra un tutt’uno con lo Stato…inestirpabile…e, in effetti, le radici malsane sembrano far parte e soffocare quelle sane dell’ulivo. Ma poi, basta un colpo secco, senza mezze misure, e l’erba cattiva va via, lasciando l’albero respirare, crescere forte. L’erba cattiva cresce facilmente, e non velocemente, quasi che non te ne accorgi. E se siamo ciechi, e non vogliamo vedere, questa erba cresce. Affonda le radici divorando tutto, e non vogliamo vedere, questa erba cresce. Affonda le radici divorando tutto, e ciò che resta sono olive immangiabili. Ma non c’è solo un olivo nel campo. Ce ne sono molti… e non credo che possiamo permetterci di mandare in malore il nostro campo, la nostra Italia, solo perché magari, l’olio vicino alla nostra casa presenta meno erbacce di quelle degli altri (che poi è tutto relativo. Se c’è una cosa che ho capito da questo campo è che alcuni ulivi hanno erbe sotterranee che succiano la linfa mentre si pensa che vada tutto bene).
Questo campo è uno dei tanti passi che porta a una presa di coscienza si ciò che esiste, anche se non lo vediamo. È un passo per dimostrare che noi ci siamo e non siamo pochi. Determinati a non dimenticare che noi ci siamo e non siamo pochi. Determinati a non dimenticare ciò che i padri hanno fatto per noi, sentendoci vicini. Dipinti nel nostro cuore, e nelle nostre menti, così come sono dipinti nel muro che costeggia questo bene. Li guardiamo ricostruire ciò che è stato distrutto. Ispirandoci tutte le mattine del nostro avvenire. Anche quando il campo sarà finito.

S., 18 anni



Caro amico,
ti vorrei parlare delle notti in bianco dai lunghi sbadigli, degli incontri e anche degli occhi lucidi.
Ti vorrei far vivere le fatiche delle albe troppo vicine, delle occhiaie profonde, dei lunghi abbracci.
Ti vorrei far ascoltare le uscite più chiassose e le canzoni cantate a squarciagola fino a perdere la voce sotto la luce foca della luna accompagnati da una chitarra.
Ti vorrei raccontare delle mani sporche, delle docce a cielo aperte e dell’incredibile atmosfera che ho respirato qui.
Ti vorrei mostrare la tristezza di un arrivederci e le dediche sul corpo. Ti vorrei far provare la gioia e l’entusiasmo dell’arrivo e la consapevolezza che questo viaggio avrà una fine.
Quando questa giunge senti di far parte di qualcosa, sì, far parte di un gruppo! Questo è stato per me il campo “Coltivare i frutti della legalità”.
B., 19 anni



Non so cosa scrivere,
sul serio, non lo so.
Vorrei avere qualcosa sulla mafia, sul serio, vorrei.
E ce ne sarebbero da dirne.
Ma come faccio?
Ma come fai tu?
Ho partecipato a questo campo legalità
E l’ho scelto e l’ho voluto e ci ho sperato.
Così mi hanno spiegato che ce n’è da dirne,
a sono anche contenta,
al di là di tutto,
sul serio, lo sono.
Ma come fai tu?
Che lo scrivi sui muri, che pure lo tiri in faccia alla gente che ti fa schifo,
che la mafia ti fa schifo.
Un po’mi hanno smontata e un po’ mi hanno costruita.
Ma sono una torre di lego e se mi minacciano crollo.
Tu dici che crollo?


No, magari non crollo

Lavinia, 16 anni

giovedì 30 luglio 2015

Lettere e poesie scritte a mano: studenti e volontari raccontano la loro esperienza nel campo di Isola del Piano (prima parte)


C’è chi come Stefania ricorda le persone «fantastiche», grazie alle quali «ha imparato il valore delle parole legalità, uguaglianza amicizia». Chi invece come Giulia, riflette sulla parola uguaglianza, che pur nelle differenze, ha vissuto all’interno del campo: «nessuno si sente né superiore né inferiore rispetto agli altri, tutti aiutano tutti, tutti rispettano tutti». Chi come Angelica, sopra le note dei Jefferson Airplane, parla di crescita personale, stanchezza ma anche tanta allegria. Raffaele, invece, si affida a una poesia scherzosa quanto impegnata. Ecco le testimonianze dei ragazzi di Isola.

mercoledì 29 luglio 2015

Dai 16 anni agli ...anta, ecco la meglio gioventù impegnata nel campo antimafia di Corleone



A Corleone le settimane di attività nel campo della legalità si susseguono senza sosta. Sono centinaia i volontari che copriranno i turni sino alla fine di ottobre. Dalla mietitura del grano alla vendemmia il lavoro e le attività formative pomeridiane non conoscono pause. Le immagini  sono state inviate da una volontaria, Maria Rita Gentilin.

Diari. Da Corleone a Portella della Ginestra: una lezione di Storia diretta

L’esperienza di vita fatta con altri compagni e compagne pensionati ai primi di luglio nel Campo della Legalità di Corleone (PA) – presso la Cooperativa Lavoro e non solo - mi ha dato la possibilità di comprendere meglio e dal vivo le lotte sindacali dei contadini delle zone interne palermitane del primo dopoguerra, le ragioni delle stesse e, cosa non secondaria, il difficile contesto in cui avvenivano per la presenza oppressiva della Mafia Siciliana.

In Campania, beni confiscati sotto attacco. I volontari «Andiamo avanti a mani nude»

«Un episodio che preoccupa e inquieta», tanto più se il Fondo Rustico Amato Lamberti è solo l’ultimo tra i beni confiscati alla camorra in Campania, ad essere finito nel mirino di atti vandalici che si ripetono con impressionante cadenza da settimane.

martedì 28 luglio 2015

Campo antimafia Isola del Piano, i volontari: «Ecco cosa vuol dire perseguire un obbiettivo comune»

Parete. La lotta alla mafia unisce le generazioni


Renata, Carla, Anna e Gianni sono i pensionati volontari dello Spi Cgil di Padova impegnati nel campo antimafia di Parete. Sin  dal primo giorno c'e affiatamento e condivisione con le ragazze e i ragazzi.

Ferrara: venerdì, report alla stampa dei volontari tornati dal campo antimafia di Cerignola


Venerdì 31 luglio 2015, alle ore 11 a Ferrara, presso la “Sala rossa” della Camera del Lavoro (piazza Verdi, 5) è convocata una conferenza stampa per illustrare l'esperienza del “Campo della legalità” di Cerignola (Foggia) al quale hanno partecipato otto studenti e tre insegnanti del Liceo classico “Don Minzoni” e dell'Istituto “Vergani-Navarra” di Argenta, unitamente a cinque volontari dello Spi-Cgil di Ferrara.

Volontari a Parete per ricostruire la bellezza dove la camorra porta distruzione

È cominciato il 25 luglio il primo campo antimafia a Parete, in provincia di Caserta. Per tutta la settimana i volontari e gli operatori specializzati, saranno impegnati nelle attività di accoglienza, distribuzione pasti, corsi di italiano, servizio sanitario, sportello legale e di socializzazione.

lunedì 27 luglio 2015

L'Intervista. Isola del Piano, il sindaco Giuseppe Paolini: «Contro la mafia, la scelta di campo è arrivata dai giovani e dagli anziani».

All’inizio non ci credeva nessuno. Perfino tra le fila dell’amministrazione locale di Isola del Piano c’era chi vedeva nella casa padronale e nei 6 ettari di terreni circostanti, su cui oggi sorge la “Fattoria della Legalità”, solo una montagna di guai di cui sbarazzarsi in fretta. Il comune limitrofo di Montefelcino, su cui ricadevano gran parte dei terreni e il ristorante della vecchia proprietà del boss Ruggero Cantone (responsabile di traffici e reati tra Lecco ed Erba che aveva eletto queste zone a suo “buen retiro”), lo aveva fatto: con il rifiuto di assumerne la gestione, aveva dato il via libera alla messa all’asta dei beni. E qui entra in scena l’attuale sindaco di Isola Giuseppe Paolini, allora vice in una giunta di Centrosinistra.

In marcia sull'Aspromonte per riprendersi le terre sacre della 'Ndrangheta

Tra le varie attività, i volontari impegnati nel campo antimafia di Polistena hanno partecipato a un appuntamento importante per la Calabria: la marcia della memoria. Il 22 luglio di ogni anno in Aspromonte si rende omaggio alle vittime della 'ndrangheta con un percorso - a tratti anche molto faticoso - che porta ai piedi di Pietra Cappa, un imponente e spettacolare monolito.

Lavoro nelle scuole e materiali di riuso: così i nonni e i ragazzi di Isola del Piano fanno rinascere la Fattoria della Legalità.


«Sai cos’è, alcuni tra noi vengono perché ci sono loro, i ragazzi. Magari non te lo dicono, ma lo capisci dall'entusiasmo che ci mettono. Non li vedi mai così arzilli quando facciamo le nostre iniziative». Ci scherza su, Filiberto Gargamelli, capo lega dello Spi di Isola di Piano e di altri sette comuni del comprensorio. Intanto ha piazzato la sua roulotte nel parcheggio, e non si muove da qui, cadesse il mondo. Coordina i lavori, segue i giovani con discrezione, a volte anche nei loro problemi personali, e poi alla sera - dopo una giornata di lavoro e formazione - ci discute alla pari, senza troppi formalismi.

venerdì 24 luglio 2015

"Diritti legalità Sicurezza" nel laboratorio antimafia di Riace

Dal 25 luglio al 1°agosto, Riace ospiterà il laboratorio antimafia promosso da Libera, Cgil, Arci, Spi Cgil e Flai Cgil. Per sette giorni i volontari parteciperanno a un programma ricco di incontri, visite, dibattiti e attività artistiche e artigianali.


Da domani al 3 agosto, campo antimafia di Parete sui terreni confiscati alla camorra





Da domani al 3 agosto quattro volontari dello Spi Cgil di Cesena parteciparanno al campo antimafia sui terreni confiscati alla camorra, a Parete e S.Maria La Fossa. Eraldo Neri, Antonella Albertini, Mirella Ceccarelli e Paola Soldati saranno impegnati in un lavoro dalle finalità nobilissime.

Cerignola: "La mafia? Abbiamo vinto noi!"



CERIGNOLA (Fg) – “La legalità? E’ sudore, gioia e voglia di vincere: in questi 7 giorni di sicuro abbiamo vinto noi e ha perso la mafia”. Sono tornati a casa lunedì 20 luglio le ragazze, i ragazzi, i docenti e i volontari dello Spi Cgil di Ferrara che, per una settimana, sono stati accolti da Cerignola e hanno ricambiato l’ospitalità lavorando nei campi confiscati alla mafia.

«La mafia? La batti con il lavoro». Storie di vecchia e nuova resistenza tra Pietralunga e Isola del Piano

«Quando mi hanno riferito che da noi c’era la ‘Ndrangheta, per poco non cadevo dalla sedia. Ma come, ho pensato, proprio qui, in mezzo a queste montagne sperdute?». Mirko Ceci, giovane sindaco di Pietralunga, racconta alla platea lo stupore che provò quando seppe dai magistrati che stavano per confiscare un’intera vallata con tre casolari,a Col de la Pila, ai margini del comune che amministra e lo smarrimento dei molti: in paese, poco più di duemila abitanti nell’Alta Val Tiberina, pochi immaginavano che i clan potessero arrivare fin qui.

«La fine del campo è l'inizio del viaggio»: dai diari degli studenti al campo della Legalità di Cerignola



Linda, studentessa di Argenta (Ferrara): «A conclusione del nostro viaggio, portiamo a casa un bagaglio pesantissimo. Un peso che ci fa piacere portare. Dentro la valigia mi porto i sorrisi e le amicizie. Mi porto gli strumenti della formazione e le cose che mi permetteranno di continuare il mio percorso con Libera. La fine del campo è l’inizio del viaggio».

Cerignola. Il filo rosso che lega Di Vittorio al recupero dei beni confiscati. Contro il caporalato.




Il ricordo di Di Vittorio che ha il segretario della Lega Spi di Cerignola Giuseppe Valentino è ancora nitido nonostante siano passati più di cinquant’anni.

Cerignola. La rete che fa crescere la legalità





«I ragazzi che arrivano qui, si portano a casa la fatica del lavoro nei campi, ma lasciano un segno tangibile del loro passaggio».

giovedì 23 luglio 2015

Crotone. Atto intimidatorio contro la cooperativa "Terre Joniche" di Isola Capo Rizzuto



«Colpiscono ancora, ad Isola Capo Rizzuto, ai danni della Cooperativa Terre  Joniche Libera Terra. Sono i vigliacchi che vogliono intimidire e magari continuare a spargere terrore nei confronti di questi giovani coraggiosi che dall’aprile 2013 hanno formato tra tante difficoltà una cooperativa per coltivare i terreni confiscati alla famiglia Arena di Isola di Capo Rizzuto, una delle cosche più importanti e potenti di ndrangheta presenti in Calabria».

Il campo antimafia di Salsomaggiore cornice del racconto di Enrico Gotti

Campo antimafia di Salsomaggiore: è da questa realtà che Enrico Gotti, giornalista della Gazzetta di Parma, ha preso spunto per raccontare la storia “Un’estate più forte del silenzio” (Ediesse editore, 72 pp., euro 8,00). Un piccolo libro che affronta con leggerezza e con vene di poesia un tema duro e violento come quello della mafia. Leggi un estratto

mercoledì 22 luglio 2015

A Pietralunga, oggi si parla di "Nuove resistenze"

Potenzialità, criticità e prospettive a confronto: le esperienze in Umbria, Marche e Calabria sui beni confiscati alle mafie saranno oggi oggentto di un dibattito pubblico che si terrà a Pietralunga presso il palazzo del Comune.

Paestum. Al via da venerdì le giornate della legalità della Cgil

Da dopodomani, venerdì 24 luglio, prenderà il via a Paestum il Campeggio Studentesco 'Revolution Camp', organizzato dalle Associazioni Studentesche UDU-Unione degli Universitari e Rete  Studenti Medi.

"Noi pensionati e i ragazzi uniti da valori comuni"

Una battaglia di legalità: lo Spi Cgil sfata i luoghi comuni sulla guerra generazionale. Intervista a Lucia Rossi Segretario nazionale dello Spi-Cgil

Da L’unità del 20 luglio 2015


Che c'azzecca il sindacato dei pensionati con la lotta alla mafia e la gestione dei beni confiscati? La domanda è molto meno peregrina di quanto appaia.

La 'Ndrangheta controllava le scommesse on line: 41 arresti, sequestri per 2 mld di euro



Inchiesta della Dda di Reggio Calabria. Al vertice Mario Gennaro, legato al clan Tegano, creatore del brand Betuniq con sede principale a Malta. Il sistema permetteva di evadere il fisco e riciclare denaro sporco.

Trezzano, sindaco mette i cartelli: "Comune vietato alla 'Ndrangheta"


"Comune vietato alla 'Ndragheta" e più sotto "Qui le cosche mafiose non sono benvenute". Scritte azzurre su fondo bianco, cartelli stradali contro la presenza delle 'ndrine sul territorio sono stati posti questa mattina in vari punti di un comune del milanese, Trezzano sul Naviglio.

Voci dai Campi: parlano i ragazzi di Cerignola

Ti chiamano 'infame'? È un valore aggiunto

"Sei un'infame", dicono alcuni bambini alla loro compagna di classe tredicenne. "Perché?", chiede lei. "Perché tuo padre è un infame". Il padre è Nino De Masi, imprenditore calabrese che da decenni ormai si ribella alla mafia.

Cerignola: le voci dal laboratorio antimafia Francesco Marcone

martedì 21 luglio 2015

Una giornata particolare. Reportage dal campo antimafia di Cerignola


La sveglia è alle cinque, secondo gli usi contadini della buona stagione. La luce avvolge già le cose, gli spogliatoi della scuola in cui siamo ospiti danno i primi segnali di vita, dall’androne improvvisato a spazio di incontro e riunioni, arrivano le voci dei ragazzi già in piedi. Ci si divide in squadre che cambiano ogni giorno: una parte andrà nel Laboratorio di Legalità.

I Campi della Legalità: Cerignola


Il fondo apparteneva al clan Piromalli-Ferraro. Poi l’operazione Cartagine e, nel 2010, arriva finalmente la confisca e l’assegnazione.

lunedì 20 luglio 2015

Il coordinamento antimafia, Sciascia, il Giornale di Sicilia e il Corriere della Sera


Fui tra i primi a partecipare alla fondazione del Coordinamento Antimafia che operò a Palermo negli anni di piombo compresi fra il 1986 e il 1990..." Racconti, diari, testimonianza e memoria contro la mafia. Insieme alle cronache dai campi antimafia, ecco qualche lettura per riflettere itorno al fenomeno della criminalità organizzata. Cominiciamo con un racconto scritto da Vito Mercadante, finalista del Premio LiberEtà 2005.

Voci dal Campo: una lettera da Capo Rizzuto



Tutto quello che abbiamo lo dedichiamo a rafforzare le cure, le relazioni con il posto, la gente, i ragazzi che, apro una parentesi, sono fantastici. Tutto come da copione: meravigliosamente vero, reale e anche inaspettato. Il gruppo Spi Bologna-Rimini funziona alla perfezione, ci siamo integrati e rafforzati vicendevolmente scaricando tutta la carica positiva di affetto, coccole e pillole di rara saggezza sui ragazzi che, come spugne, raccolgono guardano e seguono con sorrisi disarmanti. Oggi è venerdi e già qualche lacrimuccia spinge beffarda le palpebre, ma noi "Nonni Resistenti" le scacciamo perché ora ci aspetta la preparazione insieme ai ragazzi di mille polpette di melanzane da portare sul lungomare di Crotone: polpette dai campi per farci conoscere, per intrecciare i fili della legalità. Stasera i crotonesi conosceranno e vedranno la forza delle generazioni!
Siamo in campo!
Ivana Luisa Marino Gigliola (Spi Bologna)

Corleone, al Campo antimafia con i ragazzini di Amelia e di Francia...

Un incontro molto interessante e coinvolgente nel pomeriggio a Casa Caponnetto (Corleone).

Beni confiscati: 22/7 a Pietralunga (Pg) esperienze a confronto

Iniziativa di Cgil, Spi e Libera nel piccolo paese umbro sede del primo bene confiscato alle mafie nella regione. Ospiti dalle Marche e dalla Calabria per uno scambio di esperienze ed idee sul tema del recupero dei beni sottratti alle mafie.

L’antimafia è fatica, ma anche “gioia di vivere”.


Riprendendo una frase del giornalista assassinato dalla Mafia Mauro Rostagno, secondo cui “l’Antimafia è gioia di vivere”, l’altra sera in un intervento pubblico Pietro Fragasso, presidente di “Pietra di Scarto”, ha anche ricordato che la lotta alla criminalità organizzata passa necessariamente per il lavoro e l’inclusione.

venerdì 17 luglio 2015

Erbè (Vr) - Diario di una giornata passata nel campo antimafia

I giovani sono sparsi per la campagna resa  gialla dalle stoppie e da un sole caldissimo, divisi in piccoli gruppi, ognuno affiancato da un pensionato che dà loro delle dritte sul come fare ciò che va fatto. Mi avvicino al più giovane, Omar, viene da Milano e dice di avere 14 anni (?), scambio con Ahmed due parole, vive a Milano da 2 anni, proviene dall'Egitto, Matteo viene da Como, Michela dalla Valtellina tutti sono seguiti da un volontario dell'Agesci.

giovedì 16 luglio 2015

Tour in Sicilia con la carovana di "Libero cinema in libera terra"


Decima edizione per Festival internazionale di cinema itinerante contro le mafie organizzato da Libera. La carovana che porta il cinema dove non c'è, ha percorso finora oltre 80mila chilometri proiettando film su 150 schermi allestiti nei beni confiscati alle mafie e restituiti alla legalità, nelle piazze e nei parchi, coinvolgendo attorno alla visione collettiva 70mila persone. L'edizione 2015 è partita il 1 luglio da Licata e proseguendo a Catania e Palermo. Ecco un resoconto delle attività svolte in queste prime settimane in Sicilia raccontate dall'ideatore, Nello Ferrieri, con le testimonianze di Giovanni Pagano, responsabile politiche sociali Coop Sicilia e Dario Montana, fratello di Beppe Montana.

'Ndrangheta, nuovi arresti in Emilia-Romagna

Sequestrati beni per oltre 330 milioni. Nove le ordinanze di custodia cautelare. Perquisizioni anche in altre regioni.

mercoledì 15 luglio 2015

Casa Chiaravalle, campo antimafia sul bene più grande confiscato in Lombardia



È stato il primo campo antimafia nella Città di Milano. Si è svolto dal 2 al 12 luglio a Casa Chiaravalle, in Via Sant'Arialdo 69.

Veneto. Lezione di tolleranza e convivenza da anziani e giovani nel campo antimafia di Erbè

Vengono da Milano, Como, Trieste e Padova i 37 ragazzi che dall'11 al 18 luglio partecipano alle attività del campo antimafia di Erbè, in provincia di Verona.

'Ndrangheta, confiscati 150 milioni a un boss deceduto


Rocco Musolino era morto nei mesi scorsi a 88 anni. Tra i beni confiscati 338 immobili, compendi societari e finanziari.

lunedì 13 luglio 2015

Cerignola, giovani e anziani in campo contro la mafia

Gruppo di ragazzi dall’Emilia: per 7 giorni, vita contadina e formazione sulla legalità. Sveglia alle 5.30, a pranzo con i nonni dello Spi-Cgil, l’incontro con Daniela Marcone. Stasera alle ore 19.30 la presentazione dell’iniziativa di Libera, Spi Cgil e Flai Cgil.

venerdì 10 luglio 2015

Ventimiglia: le foto dei ragazzi nel Campo Antimafia

9 luglio - Incontro con Daniele La Corte e presentazione del libro Diventare uomo - La resistenza di Baletta

9 luglio - Incontro con Daniele La Corte, in collaborazione con la sezione Anpi di Ventimiglia presso la Biblioteca civica Aprosiana

4 luglio - Osservatorio sulle mafie, con la partecipazione di Luca Traversa (Libera), la Senatrice Donatella Albano e il sindaco Enrico Ioculano

L'attività dei ragazzi nelle serre della Spes

4 luglio - I ragazzi del Campo della legalità durante l'incontro Osservatorio sulle mafie