lunedì 13 luglio 2015

Cerignola, giovani e anziani in campo contro la mafia

Gruppo di ragazzi dall’Emilia: per 7 giorni, vita contadina e formazione sulla legalità. Sveglia alle 5.30, a pranzo con i nonni dello Spi-Cgil, l’incontro con Daniela Marcone. Stasera alle ore 19.30 la presentazione dell’iniziativa di Libera, Spi Cgil e Flai Cgil.



Sarà presentato stasera, lunedì 13 luglio 2015, alle ore 19.30, il programma dei campi della legalità “Estate Liberi” promossi da Libera assieme a Spi Cgil e Flai Cgil col patrocinio del Comune di Cerignola. La presentazione si terrà nella sala conferenze del Comune di Cerignola. 

Alla conferenza parteciperanno anche alunni e docenti dei due istituti scolastici di Ferrara che, per una settimana, lavoreranno volontariamente nelle campagne cerignolane sulle terre confiscate alla criminalità. Sono due i terreni interessati dal progetto: quelli di contrada Toro, gestiti dalla cooperativa Pietra di scarto, e l’appezzamento di contrada Scarafone gestito dalla cooperativa Altereco. Il gruppo di volontari proveniente dall’Emilia, 15 persone tra docenti e ragazzi, sarà supportato dai volontari dello Spi Cgil di Ferrara.

I ragazzi saranno ospitati nella struttura ex Gil di via Napoli. Ai volontari, saranno serviti i pasti donati dalla sala ricevimenti Villa Demetra.


IL LAVORO NEI CAMPI. Fanno sul serio queste ragazze e questi ragazzi. La loro giornata-tipo, a Cerignola, prevede la sveglia alle 5.30 del mattino. Dopo la colazione, due pullmini li condurranno nei campi dove lavoreranno fino alle 11. Saranno i nonni dello Spi Cgil a cucinare per loro quando si ritroveranno tutti a pranzo al Centro sociale giovanile del Rione San Samuele. Nel tardo pomeriggio, le attività dei giovani volontari si alterneranno tra formazione e conoscenza del territorio: affronteranno temi importanti, come il fenomeno mafioso in Capitanata, e visiteranno alcuni dei luoghi più significativi della cultura e della storia di Cerignola.


LE LOTTE DI LIBERA E DI GIUSEPPE DI VITTORIO. Ragazze e ragazzi ascolteranno la testimonianza di Daniela Marcone, vicepresidente nazionale di Libera, figlia di Francesco Marcone, il direttore dell’Ufficio del Registro di Foggia assassinato il 31 marzo 1995 nel portone di casa al rientro da lavoro. I volontari, poi, approfondiranno la storia delle lotte bracciantili, da Giuseppe Di Vittorio a Yivan Sagnè.

Tanti giovani scelgono di fare un'esperienza di volontariato e di formazione civile sui terreni e i beni confiscati alle mafie ora gestiti dalle cooperative sociali e dalle associazioni. Segno di una volontà diffusa di essere "protagonisti" e di voler tradurre questo impegno in una azione concreta di responsabilità e di condivisione.

L'obiettivo principale dei campi di volontariato sui beni confiscati alle mafie è diffondere una cultura fondata su legalità e giustizia sociale che possa efficacemente contrapporsi alla cultura della violenza, del privilegio e del ricatto. Si dimostra, così, che è possibile ricostruire una realtà sociale ed economica fondata sulla pratica della cittadinanza attiva e della solidarietà. Caratteristica fondamentale di E!State Liberi è l'approfondimento e lo studio del fenomeno mafioso tramite il confronto con i familiari delle vittime di mafia, con le istituzioni e con gli operatori delle cooperative sociali.

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