...Come ogni giorno i ragazzi sono andati nei
campi. Il loro lavoro consiste nel
legare i tralci delle vigne in alto perché cadenti, nel zappare la terra
attorno alle piante di pomodoro siccagno, aiutare nel tosare le pecore ecc...È stata un'esperienza indimenticabile e siamo pronte per ripartire qualora ci fosse bisogno di noi. e lo speriamo.
.Partenza
In aereo da Treviso per Palermo,
arrivati puntuali. Due personaggi
della Cooperativa sono venuti a prenderci: Franco e Toto. Un’ora di strada per arrivare
a Corleone, strade dissestate.
Strada facendo per arrivare a Corleone siamo
riuscite a capire che Franco è uno dei soci fondatori della Cooperativa e Totò
un altro dei soci che oltre a lavorare nei campi fa il trasporto dei volontari.
Primo impatto con il paese non
entusiasmante. Molti rifiuti ai lati delle strade.
E si vedono in tutte le strade e
davanti ad ogni abitazione, a negozi, ad attività varie.
Accoglienza: non proprio espansiva ma
sincera, nessuna presentazione da parte
di nessuno.
Abbiamo conosciuto Giovanni. Calogero,
Roberto, Andrea.
Giovanni Denaro, persona
caratteristica, carismatica, originale, sensibile, intelligente e colta. Figura
indispensabile. Perno della cooperativa.
Volontario a tempo pieno e presente per tutto il periodo estivo fino ad
ottobre.
Calogero presidente della Cooperativa
LAVORO E NON SOLO persona chiusa, poche parole, coordina i lavori nei campi
contatta gli agricoltori e organizza le squadre.
Roberto è il responsabile del gruppo
ragazzi Toscani tranquillo, sensibile con esperienza visto che sono 4 anni che
frequenta i campi, più che dare compiti da fare ai ragazzi si arrangia a farli.
Andrea segue i ragazzi stranieri che
giungono dal Senegal, Camerun, Zambia.
I ragazzi in questo periodo seguono i riti
del Ramadan, cucinano e mangiano per conto loro con prodotti loro. Bravi e rispettosi quasi tutti.
L’ambiente della sala da pranzo è
grande e confortevole con circa 40 posti, esiste anche una saletta tv con
computer, giochi e una piccola biblioteca.
La piccola cucina non è in ordine e regna
la confusione.
Riflessioni.
Nonostante tutto però sono contenta di
essere qui, poter aiutare e rendermi utile, toccare realtà diverse culture
diverse. E oltre che ad essere qui per gli altri a sentire che anche gli altri
sono per me.
29/06/2015
A mezzogiorno io e Emanuela abbiamo
cucinato il pranzo per una decina di persone e verso sera la cena per 30 con
l’aiuto di Lina.
30/06/2015
Oggi ci siamo arrangiate sia per il
pranzo che per la cena. Disguidi tecnici ma superati.
31/06/2015
Oggi sono arrivate 3 persone dello SPI
di Pesaro/Urbino Luigi Ostilio e Domenico.
E nel pomeriggio abbiamo scambiato
alcuni pensieri con i ragazzi riguardo questo progetto dei Campi della
legalità. L’impressione che ne abbiamo avuto è stata di ragazzi motivati a
portare il loro contributo a favorire e sostenere la legalità.
Alcuni di loro sono al secondo o al terzo anno di esperienza sui
campi.
Si sentono bene. Questo progetto li
riempie di forza e di voglia di andare avanti con lo scopo principale di
annientare la mafia. E poi anche per sperimentare il duro lavoro della terra e
delle coltivazioni.
01/07/2015
Siamo partite come ogni mattina dal
nostro appartamento, che dista circa 1 Km dalla sede della cooperativa, per la
stradina in salita che termina con dei gradini, per occuparci della cucina e
del pranzo.
Nel pomeriggio alla “Casa del popolo”
c’è stato un incontro con noi, con tutti i ragazzi e. Il segretario generale
della camera del lavoro Dino Paternostro, presentato da Calogero.
E’ stato trattato il tema del lavoro,
della disoccupazione sempre alta, dei giovani in cerca di legalità e della
mafia.
Purtroppo al dibattito finale non
abbiamo potuto partecipare perche incombeva la preparazione della cena.
02/07/2015
Come ogni giorno i ragazzi sono andati nei
campi. Il loro lavoro consiste nel
legare i tralci delle vigne in alto perché cadenti, nel zappare la terra
attorno alle piante di pomodoro siccagno, aiutare nel tosare le pecore ecc.
Nel pomeriggio c’è stata la
presentazione del libro di Antonina Azoti, figlia del Sindacalista Niccolò
Azoti, Segretario della Camera del Lavoro di Bancina ucciso a soli 37 anni, il
21 dicembre 1946.
Giovane, pieno di vita, di speranze per
un futuro tutto da vivere, aveva moglie
e figli. E’ stato ucciso perché voleva giustizia, libertà e condizioni
di lavoro e di vita migliori per i lavoratori della terra. Niccolò Azoti fu uno
dei primi a cadere. Con lui in Sicilia sono 39 i dirigenti sindacali morti,
ognuno di loro in vicende conclusesi nel sangue.
4/7/2015
Sabato contavamo di completare gli
impegni per essere libere il giorno dopo, domenica.
E invece siamo rimaste senza acqua –
verso le 22.00 è arrivata l’autobotte per riempire le cisterne sotterranee, il
lungo tubo dell’autobotte attraversa le stanze per raggiungere la cisterna e
nei punti di collegamento purtroppo perde acqua.
In definitiva abbiamo dovuto riprendere
i lavori la domenica mattina.
6/7/2015
Mattina al pronto soccorso Medici e personale
gentile e disponibile. Problema risolto
Pomeriggio passato a Piana degli
Albanesi, comune italiano della provincia di Palermo denominata fino al 1941
piana dei Greci per il rito greco bizantino professato. Fulcro socioculturale,
religioso e politico della comunità, che ha mantenuto le proprie tradizioni
religiose di origine.
Piana degli Albanesi è anche
tristemente nota per la strage del
1° maggio 1947 di Portella della
Ginestra.
Qui abbiamo conosciuto gli ultimi due
sopravvissuti alla strage. Mario Nicosia, 90 anni compiuti e Serafino Petta
di 84.
Serafino ha raccontato il tragico episodio
della strage e poi entrando nel personale ha parlato della
sua vita.
Mario ha accennato alla strage ma ha soprattutto spronato i ragazzi a
continuare la lotta contro la mafia, spiegando che i giovani sono la forza, che i giovani sono il futuro.
Ha illustrato le tre parole: LEGALITA’ COSTITUZIONE
E ISTRUZIONE.
Ha chiarito che un’arma hanno lasciato
i vecchi comunisti ai giovani del mondo. Un’arma letale che i giovani devono
usare per sconfiggere la criminalità: la penna.
L’Istruzione è la base di tutte le
lotte e della vittoria.
07/07/2015
una incredibile e buonissima pizza
preparata da Franco
08/07/2015
dopo le Panelle siciliane di farina di
ceci piatto tipico di Palermo preparate da Davide e Angelo,
partenza per Cinisi alla casa di Felicia
e Peppino Impastato - giornalista, attivista e poeta.
Giuseppe nato nel 1948 da una famiglia mafiosa ancora ragazzo
rompe con il padre che lo caccia
di casa. partecipa ad attività del Partito Comunista, porta avanti le lotte dei
contadini espropriati per la terza pista dell'aeroporto di Palermo, degli edili
e dei disoccupati. nel 1976 costituisce
un gruppo di Musica e
cultura e fonda
Radio AUT, una radio libera e autofinanziata, con cui
denuncia i delitti e gli affari della mafia con programmi
satirici in cui rende ridicoli mafiosi e politici.
Si iscrive nelle liste di
Democrazia Proletaria per la candidatura
alle elezioni comunali purtroppo viene assassinato nella notte tra l'otto e il nove di maggio 1978 a Cinisi in un agguato
nella sua Giulietta imbottita di tritolo, prima di avere i risultati
elettorali .
Il mandante Gaetano Badalamenti abitava
a 100 passi. Sono impressionanti
le piastrelle che segnano i cento passi da quella casa ora diventata
testimonianza di lotta alla mafia.
La madre Felicita, che ha sempre appoggiato e condiviso le sue
idee, ha raccolto tutte le
documentazioni e i ricordi della
sua breve vita e le ha custodite religiosamente.
Un pomeriggio intenso pieno di emozioni
che sono transitate fra di noi e i ragazzi della scuola superiore della Toscana
.
09707/2015
Pomeriggio visita alla tomba di Placido
Rizzotto. Sindacalista socialista . Nato nel 1914 a Corleone. durante la
seconda guerra mondiale combatté in Carnia in Friuli, più tardi si unì ai partigiani della Resistenza-
tornò in Sicilia alla fine della guerra. Qui si iscrisse al partito Socialista
e divenne Sindacalista della Cgil
lottò duramente per i contadini e per i lavoratori, contro la Mafia che
tentava di isolarlo, più tardi
divenne segretario della camera del lavoro di Corleone . Il 10
maggio 1948, Rizzotto 34 anni, venne attirato in un'imboscata venne rapito e ucciso nella campagna di Corleone.
Giovanni, sempre presente a tutti
questi pellegrinaggi, ha posto un mazzo di fiori.
10/07/2015
visita al laboratorio della legalità.
11/07/2015
rientro a Feltre.
conclusioni.
un'esperienza che ha lasciato il segno,
che ha aumentato la percezione dei
diversi bisogni della nostra società, che anche se contrastata da qualche
disagio ci ha permesso di vivere due settimane in una realtà diversa dalla
nostra.
Esperienza indimenticabile e pronte per ripartire qualora ci fosse bisogno di noi. e lo speriamo.
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