martedì 4 agosto 2015

Emanuela e Loretta: da Treviso a Corleone per aiutare e rendersi utili



...Come ogni giorno i ragazzi sono andati nei campi. Il loro lavoro consiste  nel legare i tralci delle vigne in alto perché cadenti, nel zappare la terra attorno alle piante di pomodoro siccagno, aiutare nel tosare le pecore ecc...È stata un'esperienza  indimenticabile e siamo pronte  per ripartire qualora ci fosse  bisogno di noi. e lo speriamo.
.Partenza
In aereo da Treviso per Palermo, arrivati puntuali.  Due personaggi della Cooperativa sono venuti a prenderci: Franco e Toto. Un’ora di strada per arrivare a Corleone, strade dissestate.
Strada facendo per arrivare a Corleone siamo riuscite a capire che Franco è uno dei soci fondatori della Cooperativa e Totò un altro dei soci che oltre a lavorare nei campi fa il trasporto dei volontari.
Primo impatto con il paese non entusiasmante. Molti rifiuti ai lati delle strade.
E si vedono in tutte le strade e davanti ad ogni abitazione, a negozi, ad attività varie.
Accoglienza: non proprio espansiva ma sincera, nessuna presentazione da parte  di nessuno.
Abbiamo conosciuto Giovanni. Calogero, Roberto, Andrea.
Giovanni Denaro, persona caratteristica, carismatica, originale, sensibile, intelligente e colta. Figura indispensabile. Perno della cooperativa.  Volontario a tempo pieno e presente per tutto il periodo estivo fino ad ottobre.
Calogero presidente della Cooperativa LAVORO E NON SOLO persona chiusa, poche parole, coordina i lavori nei campi contatta gli agricoltori e organizza le squadre.
Roberto è il responsabile del gruppo ragazzi Toscani tranquillo, sensibile con esperienza visto che sono 4 anni che frequenta i campi, più che dare compiti da fare ai ragazzi si arrangia a farli.
Andrea segue i ragazzi stranieri che giungono dal Senegal, Camerun, Zambia.
I ragazzi in questo periodo seguono i riti del Ramadan, cucinano e mangiano per conto loro con prodotti loro.  Bravi e rispettosi quasi tutti.
L’ambiente della sala da pranzo è grande e confortevole con circa 40 posti, esiste anche una saletta tv con computer, giochi e una piccola biblioteca.
La piccola cucina non è in ordine e regna la confusione.
Riflessioni.
Nonostante tutto però sono contenta di essere qui, poter aiutare e rendermi utile, toccare realtà diverse culture diverse. E oltre che ad essere qui per gli altri a sentire che anche gli altri sono per me.
29/06/2015
A mezzogiorno io e Emanuela abbiamo cucinato il pranzo per una decina di persone e verso sera la cena per 30 con l’aiuto di Lina.
30/06/2015
Oggi ci siamo arrangiate sia per il pranzo che per la cena. Disguidi tecnici ma superati.
31/06/2015
Oggi sono arrivate 3 persone dello SPI di Pesaro/Urbino Luigi Ostilio e Domenico.
E nel pomeriggio abbiamo scambiato alcuni pensieri con i ragazzi riguardo questo progetto dei Campi della legalità. L’impressione che ne abbiamo avuto è stata di ragazzi motivati a portare il loro contributo a favorire e sostenere la legalità.
 Alcuni di loro sono al secondo o al terzo anno di esperienza sui campi.
Si sentono bene. Questo progetto li riempie di forza e di voglia di andare avanti con lo scopo principale di annientare la mafia. E poi anche per sperimentare il duro lavoro della terra e delle coltivazioni.
01/07/2015
Siamo partite come ogni mattina dal nostro appartamento, che dista circa 1 Km dalla sede della cooperativa, per la stradina in salita che termina con dei gradini, per occuparci della cucina e del pranzo.
Nel pomeriggio alla “Casa del popolo” c’è stato un incontro con noi, con tutti i ragazzi e. Il segretario generale della camera del lavoro Dino Paternostro, presentato da Calogero.
E’ stato trattato il tema del lavoro, della disoccupazione sempre alta, dei giovani in cerca di legalità e della mafia.
Purtroppo al dibattito finale non abbiamo potuto partecipare perche incombeva la preparazione della cena.
02/07/2015
Come ogni giorno i ragazzi sono andati nei campi. Il loro lavoro consiste  nel legare i tralci delle vigne in alto perché cadenti, nel zappare la terra attorno alle piante di pomodoro siccagno, aiutare nel tosare le pecore ecc.
Nel pomeriggio c’è stata la presentazione del libro di Antonina Azoti, figlia del Sindacalista Niccolò Azoti, Segretario della Camera del Lavoro di Bancina ucciso a soli 37 anni, il 21 dicembre 1946.
Giovane, pieno di vita, di speranze per un futuro tutto da vivere, aveva moglie  e figli. E’ stato ucciso perché voleva giustizia, libertà e condizioni di lavoro e di vita migliori per i lavoratori della terra. Niccolò Azoti fu uno dei primi a cadere. Con lui in Sicilia sono 39 i dirigenti sindacali morti, ognuno di loro in vicende conclusesi nel sangue.


4/7/2015
Sabato contavamo di completare gli impegni per essere libere il giorno dopo, domenica.
E invece siamo rimaste senza acqua – verso le 22.00 è arrivata l’autobotte per riempire le cisterne sotterranee, il lungo tubo dell’autobotte attraversa le stanze per raggiungere la cisterna e nei punti di collegamento purtroppo perde acqua.
In definitiva abbiamo dovuto riprendere i lavori la domenica mattina.
6/7/2015
Mattina al pronto soccorso Medici e personale gentile e disponibile. Problema risolto
Pomeriggio passato a Piana degli Albanesi, comune italiano della provincia di Palermo denominata fino al 1941 piana dei Greci per il rito greco bizantino professato. Fulcro socioculturale, religioso e politico della comunità, che ha mantenuto le proprie tradizioni religiose di origine.
Piana degli Albanesi è anche tristemente nota  per la strage del 1° maggio 1947  di Portella della Ginestra.
Qui abbiamo conosciuto gli ultimi due sopravvissuti alla strage. Mario Nicosia, 90 anni compiuti e Serafino Petta di  84.
Serafino ha raccontato il tragico episodio della strage e poi entrando nel personale  ha  parlato della sua vita.
Mario ha accennato alla strage  ma ha soprattutto spronato i ragazzi a continuare la lotta contro la mafia, spiegando che i giovani sono la  forza, che i giovani sono il futuro.
Ha illustrato le tre parole: LEGALITA’ COSTITUZIONE E ISTRUZIONE.
Ha chiarito che un’arma hanno lasciato i vecchi comunisti ai giovani del mondo. Un’arma letale che i giovani devono usare per sconfiggere la criminalità: la penna.
L’Istruzione è la base di tutte le lotte e della vittoria.
07/07/2015
una incredibile e buonissima pizza preparata da Franco
08/07/2015
dopo le Panelle siciliane di farina di ceci piatto tipico di Palermo preparate da Davide e  Angelo,
partenza per Cinisi alla casa di Felicia e Peppino Impastato - giornalista, attivista e poeta.
 Giuseppe nato nel 1948 da una famiglia mafiosa ancora ragazzo rompe con il padre  che lo caccia di casa. partecipa ad attività del Partito Comunista, porta avanti le lotte dei contadini espropriati per la terza pista dell'aeroporto di Palermo, degli edili e dei disoccupati. nel 1976 costituisce  un gruppo di Musica  e cultura e fonda
 Radio AUT, una radio libera e autofinanziata, con cui denuncia  i delitti  e gli affari della mafia con programmi satirici  in cui  rende ridicoli mafiosi e politici.
Si iscrive nelle liste di Democrazia  Proletaria  per la  candidatura  alle elezioni comunali purtroppo viene assassinato  nella notte  tra l'otto e il nove di maggio 1978 a Cinisi in un agguato nella sua Giulietta imbottita di tritolo, prima di avere i risultati elettorali   .
Il mandante Gaetano Badalamenti abitava a 100 passi.  Sono impressionanti le piastrelle che segnano i cento passi da quella casa ora diventata testimonianza di lotta alla mafia.
La madre Felicita, che  ha sempre appoggiato e condiviso le sue idee,  ha raccolto tutte le documentazioni e i ricordi  della sua breve vita e le ha custodite religiosamente.
Un pomeriggio intenso pieno di emozioni che sono transitate fra di noi e i ragazzi della scuola superiore della Toscana .
09707/2015
Pomeriggio visita alla tomba di Placido Rizzotto. Sindacalista socialista . Nato nel 1914 a Corleone. durante la seconda guerra mondiale combatté in Carnia  in Friuli, più tardi si unì ai partigiani della Resistenza- tornò in Sicilia alla fine della guerra. Qui si iscrisse al partito Socialista e divenne Sindacalista della Cgil
lottò duramente per i contadini  e per i lavoratori, contro la Mafia che tentava di isolarlo, più tardi
divenne  segretario della camera del lavoro di Corleone . Il 10 maggio 1948, Rizzotto 34 anni, venne attirato in un'imboscata venne rapito  e ucciso nella campagna di Corleone.
Giovanni, sempre presente a tutti questi pellegrinaggi, ha posto un mazzo di fiori.
10/07/2015
 visita al laboratorio della legalità.
11/07/2015
rientro a Feltre.
conclusioni.
un'esperienza che ha lasciato il segno, che ha aumentato la percezione  dei diversi bisogni della nostra società, che anche se contrastata da qualche disagio ci ha permesso di vivere due settimane in una realtà diversa dalla nostra.
Esperienza  indimenticabile e pronte  per ripartire qualora ci fosse  bisogno di noi. e lo speriamo.

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