lunedì 24 agosto 2015

Diari: Emma, Ilaria, Virginia, Vittoria e gli altri ragazzi ..., andata e ritorno, un anno dopo, a Corleone


Finalmente dopo un lungo anno siamo tornati a Corleone. Tornare qui nonostante tutti i piccoli cambiamenti, dà l'impressione di non essere mai andati via.
Una decina di noi è  arrivata ieri e stamani alzandosi un pò più tardi del solito ci siamo divisi i compiti da fare: tre di noi sono andati con Franco, socio della cooperativa a raccogliere in un campo vicino casa melanzane e zucchine e a fare un po o di spesa. Intanto gli altri dopo aver pulito casa, sotto la guida di Giovanni hanno fatto una passeggiata fino alle cascate di corleone, purtroppo asciutte, passando per il monastero di ss Silvestro. Dopo un ottimo e abbondante pranzo ci hanno raggiunto gli altri volontari da Viareggio e dal nord Italia. Nel pomeriggio abbiamo ascoltato le parole di Dario, il nipote del giudice Antonino Caponnetto, riguardo l'importante contributo alla lotta alla mafia di suo nonno. Un' ora dopo ci siamo nuovamente riuniti per un breve incontro con Salvatore, socio della cooperativa,  che ci ha fornito le regole per la giusta convivenza in queste due settimane che seguiranno. Per concludere in bellezza ci siamo presentati e poi siamo andati a mangiare.La sera in paese tra una birra e un gelato abbiamo colto l'occasione per conoscerci anche con i ragazzi africani che fanno parte del progetto Drago. Domani sveglia presto e lavoro nei campi!

Secondo giorno. Stamani, presi dall'entusiasmo di cominciare questa esperienza, siamo partiti presto per andare a lavorare nei campi. Dopo un paio di ore siamo arrivati nel vigneto e ci è stato spiegato il tipo di lavoro che avremmo svolto. Questa nostra mansione non è stata difficile, ma molto faticosa. Nel primo pomeriggio abbiamo concluso e siamo tornati a casa. Poco dopo è iniziato l incontro con Dario Carnevale, che ci ha presentato "L antimafia dei comunisti", un libro da lui edito,e la storia di Pio della Torre. È stato molto formativo e interessante ascoltare i suoi racconti e conoscere questa parte di storia di cui pochi di noi erano a conoscenza.
Possiamo dire che la giornata è andata molto bene ed è stata istruttiva e allo stesso tempo piacevole!
(Ilaria e Francesco)

Terzo giorno. Questa mattina la cooperativa "Lavoro e non solo" ci ha portato nei campi di Vallelunga a curare i vigneti. Appena arrivati ci siamo messi subito a lavoro a coppie di due, nonostante facesse caldo e per noi fosse faticoso abbiamo avuto voglia di continuare ,scherzarci sopra, cantando canzoni carnevalesche e partigiane. Grazie all'aiuto di tutti nel cantare e scherzare siamo riusciti a finire il lavoro prima del tempo, così abbiamo avuto l'occasione di mangiare ottime lasagne e rilassarci un po'.
Nel pomeriggio alla sede della cooperativa abbiamo assistito alla presentazione del progetto "Luoghi comuni. Nuovi orizzonti di cittadinanza attiva." che vede la partecipazione della cooperativa "Lavoro e non solo", del comune di Corleone, del Laboratorio della legalità, dell'associazione "Il germoglio" e del Cerifop.
Sono in intervenuti: il sindaco di Corleone Leoluchina Savona, Marilena Bagarella, Maurilia Rizzotto e Calogero Parisi.
Arrivata la sera abbiamo mangiato, cantando e suonando in compagnia, ridendo e scherzando.
( Daniel e Giorgio)

Quarto giorno.

Oggi ci hanno portato in un ex magazzino di lana, a buttare via oggetti non più utili e a spazzare. Dopo una mezz'ora di lavoro sentiamo una ragazza che lavora con noi che tira un urlo, noi preoccupati corriamo da lei e vediamo un topolino, e nella stanza scoppia un enorme risata. Noi ragazzi del Caracol in un momento di pausa ci siamo divertiti a fare i briganti mentre due ragazzi hanno preso la scopa di saggina e si sono messi a far finta di essere Harry Potter con la sua splendida "Nimbus 2000". Verso le 18:00 c'è stato l'incontro con Calogero che ha spiegato come loro hanno mandato avanti i beni confiscati alla mafia nonostante le minacce e i danni loro hanno avuto la forza e il coraggio di andare avanti. Dopo l'incontro alle 19:00 ci hanno portato a fare una partita di calcetto e ci siamo divertiti.
(Ilaria e Eva)

Quinto giorno. Oggi non abbiamo lavorato perché è domenica, quindi ne abbiamo approfittato per riposarci andando al mare tutti insieme a Balestrate. Grazie a un piccolo gruppo che è andato a prendere il posto la mattina molto presto ci siamo sistemati in un boschetto di eucalipti vicino alla spiaggia. Abbiamo passato la giornata in acqua, giocando a palla tra noi e con i ragazzi del progetto Drago ormai nostri amici. Abbiamo pranzato nel boschetto con una bella grigliata cucinata da Franco. Un grazie anche a Biagio che ci ha accompagnati con il pullmann.! Questa giornata di relax ci ha fatto legare di più e ci ha permesso di conoscerci meglio. Domani saremo carichi e pronti per una bella giornata di lavoro e incontri.
(Susanna e Francesco)

Sesto giorno. Questa mattina siamo andati su un terreno su cui verranno piantati degli alberi per farlo diventare un bosco. Il lavoro che abbiamo dovuto fare é stato togliere i sassi dal campo e metterli da parte per poi farli passare a prendere dal trattore. Siamo tornati alla cooperativa verso le 11.30, prima rispetto agli altri giorni, per avere tempo di fare le docce e pranzare prima di partire per Partinico. Alle 13.30 siamo partiti in pullman in modo da arrivare alla redazione di telejato in tempo per l'inizio del TG. Il conduttore del TG si chiama Pino Maniaci; ci ha raccontato un po' della sua storia, come é arrivato a fare il giornalista dopo aver fatto il liceo classico e i primi anni di medicina, e come la sua scelta lo ha portato a ricevere numerose minacce e querele anche da parte di mafiosi. É stato picchiato dal figlio di un boss che aveva denunciato, vive sotto protezione ma ha rifiutato la scorta e ultimamente gli hanno ucciso i suoi due cani. Questo incontro é stato molto bello, nonostante tutte le minacce Pino a riesce ancora a scherzarci su e ad andare avanti con il suo lavoro che considera un po' come una missione. Ci ha dato un grande esempio. Dopo aver lasciato la redazione di Telejato siamo andati a Cinisi; qui abbiamo visitato la casa di Peppino Impastato che adesso é diventata una sorta di museo della memoria proprio per desiderio di Felicia, madre di Peppino. Qui ci hanno raccontato la storia di Peppino e abbiamo anche conosciuto un suo vecchio compagno che ha parlato di Peppino e delle lotte che hanno condotto insieme. Dalla casa di Peppino abbiamo percorso i cento passi che ci hanno portato alla casa di Gaetano Badalamenti, vecchio boss mafioso e mandante dell'omicidio di Peppino . oggi anche la sua casa rientra tra i beni confiscati ed é gestita dall'associazione dei familiari di Peppino e li sono esposte le foto portate come prove dell'omicidio di Impastato. É stato molto suggestivo ripercorrere i luoghi in cui si é svolta la vicenda di Peppino Impastato. Dopo questo siamo tornati a Corleone. É stata veramente una bellissima giornata anche se un po' stancante.
(Nada e Silvia)

Settimo giorno. La sveglia è sempre presto e ci trova con ancora negli occhi la voglia delle stelle cadenti. Torniamo sul pendio del giorno precedente: il lavoro è impegnativo, ma ci fa piacere pensare di contribuire, seppure in piccolissima parte, a far crescere qualcosa che potrà restare anche dopo di noi. Gli alberi che cresceranno sul terreno che oggi abbiamo liberato dalle pietre sono come le spine di cui ci dobbiamo liberare continuando il nostro percorso nell'antimafia.
Dalla cresta della collina ci sorprendono nubi scure che si infilano velocissime nella nostra piccola valle: in pochi istanti, il temporale. Ci rifugiamo nei furgoni, ridiamo di un agosto siciliano tempestoso. Siamo costretti a rientrare a Casa Caponnetto, il nostro lavoro si chiude qui per oggi.
La pioggia non ci dà tregua. Ci rilassiamo dopo pranzo, troviamo piccoli giochi di carte per passare del tempo assieme. «Se il sole torna» diciamo «facciamo un giretto a piedi per Corleone». Così accade e godiamo degli scorci magnifici della cittadina. Gustiamo dei cannoli che si candidano ad essere i migliori che mangeremo mai!
E' la sera di verifica. Parliamo tutti, è il senso della condivisione e della responsabilità ad essere ricorrente nei nostri interventi. L'utilità di questo confronto è capire come rendere più semplice il nostro stare insieme, per coloro che rimangono, e come migliorare il contributo personale, per coloro che ripartono. Infatti, domani un aereo riporterà una parte di noi già a casa, mentre il resto del gruppo approfondirà il percorso iniziato insieme.
Questo non significa che le nostre strade si dividano per sempre, perché, anche se fisicamente potremmo non stare più insieme, le idee che ci hanno accumunato rimarranno con noi.
(Giulia e Francesco)

Ottavo giorno. Stamani mattina alle 6,30 ci siamo alzati per andare a lavorare nei campi. Poco dopo arrivati però ci siamo resi conto che le condizioni atmosferiche non erano dalla nostra parte, quindi dopo una breve attesa di due ore siamo tornati in cooperativa dalle nostre amiche di turno. Poco dopo siamo andati a fare un giro per Corleone e a mangiare Cannoli. Purtroppo però è un triste giorno questo poiché i nostri cari amici Viareggini se ne sono tornati a casa, lasciando il povero Damiano l'unico uomo insieme a 15 ragazze ( ma se la caverá non temete). Alle 18,00 è arrivato Dino  Paternostro a parlarci di Bernardino Verro sindacalista ed ex sindaco di Corleone ucciso dalla mafia. Alle 20.00 la cena e purtroppo poco dopo è iniziato a piovere e siamo dovuti restare in cooperativa.
(Virginia e Damiano)

Nono giorno. Buonasera a tutti! Oggi la giornata è iniziata con più calma rispetto alle altre: a causa
della pioggia di stanotte non siamo stati sui campi, ci siamo svegliati alle 8 circa e dopo una rilassante colazione, abbiamo fatto un giro per la città di Corleone. Lungo la strada per il CIDMA (centro internazionale documentazione sulla Mafia e sul movimento antimafia) abbiamo fatto una breve sosta al bar con granite e arancini. Ormai sono quattro anni che frequentiamo i campi e nonostante ciò non avevamo mai visitato il CIDMA. È stato veramente interessante: dalle foto di letizia battaglia e dalle personali testimonianze della guida, abbiamo potuto percepire realmente l' atrocità della mafia, ma allo stesso tempo il coraggio di coloro che hanno provato a combatterla. Intanto a casa ci aspettava un pranzo speciale: spaghetti con le cozze e dolci tipici siciliani. Nel pomeriggio siamo stati a Portella della Ginestra. Lì abbiamo avuto l'incontro con due superstiti della strage del 1 maggio 1947, Mario e Serafino. Come ogni anno, grazie ai loro racconti, alle loro esortazioni e alla loro voglia di combattere l'ignoranza, cibo della Mafia, ci hanno commosso e ricordato quanto siamo fortunati per le nostre possibilità e quanto siamo in dovere di adempire alle nostre responsabilità. Nel viaggio di ritorno abbiamo cantanto e abbiamo fatto una breve visita alla Reggia di Ficuzza. Per concludere in bellezza i ragazzi del progetto Drago ci hanno preparato una buonissima e abbondante cena tipica africana. Ora con la pancia super piena, stiamo per andare in piazza a bere una birra tutti insieme. Sutoaidia (buonanotte in Mandinga) e a domani!
(Emma, Vittoria e Ilaria)

Decimo giorno. Questa mattina, dopo due giorni di riposo causa pioggia, ci siamo svegliati presto per andare in un campo affidato alla cooperativa e togliere le pietre per metterle su un trattore. Dopo un abbondante pranzo e una meritata pausa siamo usciti tutti insieme per le vie di Corleone e abbiamo raggiunto i ragazzi del progetto drago al campetto da calcio: purtroppo hanno perso ma ci siamo divertiti a fare il tifo e a cantare. Nonostante sia la nostra prima esperienza si sta rivelando più che positiva: le giornate trascorrono veloci tanto che non ci sembra di essere già a venerdì. Questo breve periodo in cui non siamo andati a lavorare è servito per conoscerci meglio e legare ancora di più: pare strano ma sembra di essere amici da una vita. Infatti ci è dispiaciuto molto per la partenza del gruppo di ragazzi di Viareggio, con il quale avremmo potuto trascorrere bei momenti come nella settimana precedente.

Undicesimo e dodicesimo giorno. Nel weekend di ferragosto ci siamo presi una pausa dal lavoro. Sabato mattina, svegliandoci un po' più tardi del solito, abbiamo raggiunto Franco e la sua famiglia nella loro casa in campagna per una grigliata. Una bella giornata, all'insegna della musica, del divertimento e della compagnia. Oggi,domenica, siamo partiti di buon'ora per andare al mare a Balestrate. Nonostante la mattinata non sia partita per il meglio a causa della pioggia è bastato aspettare poche ore e dopo pranzo è spuntato il sole che ci ha permesso di trascorrere un pomeriggio in compagnia approfittando delle ore di sole per fare un bagno in mare.
(Diana e Silvia)

 Tredicesimo giorno. Caro diario, oggi siamo andati per la prima volta a raccogliere pomodori in un terreno confiscato. Dopo una serie di dritte da parte dei soci della cooperativa e qualche goccia di sudore è stato molto gratificante, tra un lancio trafelato di pomodori da scartare e l'altro, vedere le cassette riempirsi man mano di quelli maturi. Nel pomeriggio abbiamo commemorato la morte di un giornalista corleonese, Cosmo Di Carlo, da sempre amico della cooperativa. Tornati a casa abbiamo assistito alla presentazione del libro La guerra di Tony Gentile, in cui racconta attraverso le sue foto la Palermo degli anni '90. Il resto della serata si prospetta ad alta tensione in quanto tra i ragazzi si sta facendo un gioco di ruolo che sta mietendo molte vittime, cioè l' "assassino". A presto... o forse no.
(Alice e Margherita)

Quattordicesimo giorno. Ultimo giorno. Oggi diario tutti assieme. Pomodori anche questa mattina. Cento casse. In poche ore. Una rosa tra i vigneti di Malvello. Acini d'uva divorati. E digeriti. Pranzo dietetico. (Cena pure) Tristi saluti. Ciao Marghe. Ciao Diana. Ciao Silvia. La vampa d'agosto. E noi camminiamo. Non ci pieghiamo. I quadri guardiamo. Le camurrie di Franco ascoltiamo. Altri tristi saluti. Per dimenticare beviamo. Stasera ci sbronziamo. Scherzavamo. Saluti da Corleone, 5-19 agosto 2015.
(Chiara e Alice)




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