Sabato 2 luglio a Ventimiglia, presso la casa famiglia
gestita dalla Spes Auser Onlus, associazione di volontariato di genitori e
amici di portatori di handicap, è iniziato il laboratorio antimafia organizzato
da Arci, Libera e Spi Cgil.
Per una settimana, sei giovani volontari,
provenienti da varie parti d'Italia, ai quali si è aggiunto un professore di liceo, avranno la
possibilità di vivere una straordinaria esperienza di lavoro e di solidarietà,
integrando le attività di coltivazione nelle serre a momenti di incontro e
dibattito sul tema della legalità e della lotta alla criminalità.
Dopo un primo giorno di ambientamento, domenica 3 lulgio i
ragazzi, accompagnati anche da diversi pensionati dello Spi di Ventimiglia,
hanno partecipato a un'escursione presso il Casone dei partigiani di monte
Faudo, mentre il giorno successivo si è svolto, nei locali della biblioteca di
via Cavour, l'incontro di presentazione del programma del laboratorio, alla
presenza del sindaco della cittadina ligure, Enrico Ioculano, del segretario
dello Spi di Imperia, Enrico Revello, e del presidente dell'Arci di Imperia,
Matteo Lupi. Nel pomeriggio, i ragazzi hanno prestato il loro servizio di
volontariato presso la parrocchia delle Gianchette, insieme al personale e ai
volontari della Caritas Intemelia, impegnati da quaranta giorni nella prima
accoglienza dei migranti in transito dalla città di confine.
Nella giornata odierna, alla presenza della segretaria
nazionale dello Spi Cgil, Lucia Rossi, sarà presentato il libro di Paolo Veziano,
Ombre di confine. L'espatrio clandestino degli ebrei stranieri dalla Riviera
dei fiori alla Costa azzurra 1938-1940. Un tema, quello delle migrazioni,
quanto mai attuale in questo periodo storico che vede grandi masse di
popolazioni in fuga da guerre, persecuzioni e fame.
Giovedì 7, infine, i volontari parteciperanno all'incontro
con Giovanni Rainisio, presidente dell'Istituto storico della Resistenza e
dell'età contemporanea della provincia di Imperia, cui seguirà la presentazione
del libro di Marco Antonelli, Mafie del Nord.
«L’esperienza di formazione, condivisione di conoscenze e
lavoro pratico che si realizza in questi campi – dichiarano gli organizzatori
del campo, Matteo Lupi (Arci e Spes) ed Enrico Revello (Spi Cgil) – svolti tra
esperienze di agricolura sociale, assitenza ai disabili e incontri culturali è
un enorme patrimonio sociale, un esempio di come grazie a forme concrete di
partecipazione, si possa davvero costruire un’argine all’infiltrazione
criminale dei territori».
Nessun commento:
Posta un commento