Sessanta parole per raccontare le mafie di ieri e quelle di oggi e tutto ciò che, dalle leggi alle associazioni, dai processi alle principali iniziative, è stato fatto e ancora si sta facendo per contrastarle. C’è tutto questo in 100 passi in 60 parole, breve Vocabolario antimafia pubblicato dalla casa editrice LiberEtà.
Il volume, fortemente voluto dallo Spi Cgil – Dipartimento legalità e curato da Roberto Battaglia, è stato realizzato con la consulenza giuridica di Daniele Paci, magistrato che, nel corso della sua carriera, ha seguito, a Rimini, le indagini che portarono alla cattura
dei componenti della banda della Uno bianca, mentre a Palermo si è anche occupato
di procedimenti connessi alle attività criminali delle famiglie mafiose operanti a Partinico e Montelepre; Stefania Pellegrini, professore associato presso il dipartimento di Scienze giuridiche dell’università di Bologna e direttore del master di secondo livello in “Gestione e riutilizzo di beni e aziende confiscati alle mafie”; Area democratica per la giustizia.
Scritto in un linguaggio accessibile, 100 passi in 60 parole è nato per rispondere
alle domande che esperti, familiari di vittime di mafia, sindacalisti, imprenditori, volontari sulle terre confiscate alla criminalità, spesso si sentono rivolgere dagli studenti durante gli incontri promossi dalle scuole sul tema.
La sua lettura permette di spaziare tra la definizione tecnica e la narrazione vera e propria di episodi o storie di personaggi strettamente legati alla genesi del termine scelto. L’obbiettivo, neanche tanto velato, è che giunti all’ultima pagina, il lettore abbia maggiore consapevolezza del radicamento delle mafie in tutto il territorio nazionale e sia dotato di un piccolo strumento di conoscenza in più per contrastarlo.
Nessun commento:
Posta un commento