Reagire, tutti insieme,
subito. È questo il messaggio lanciato dal campo antimafia ‘Terra di lavoro e
dignità’’ di Santa Maria La Fossa, in provincia di Caserta, dopo l’atto intimidatorio
che ha colpito l’associazione “Nero e Non Solo! Onlus” lo scorso 23 agosto.
di Rosanna Grano
di Rosanna Grano
Ignoti, probabilmente nel
corso della notte, hanno incendiato l’impianto di irrigazione che, come ci dice
Antonio Salzano, Segretario all’Organizzazione dello Spi Campania, “era stato
creato da poco, anche grazie al lavoro dei volontari, con l’intenzione di
realizzare un allevamento di lumache”.
Da ormai cinque anni qui lo
Spi, insieme con la Flai Cgil, l’Arci, l’Udu e la Rete degli studenti medi,
organizza i campi della legalità. Quest’estate i pensionati sono arrivati da
Padova, mentre i ragazzi da varie città d’Italia: Treviso, Pisa e Firenze. In
totale sono quindici volontari, che di fronte a quanto accaduto non si sono
arresi e hanno contribuito a ripristinare in brevissimo tempo una situazione di
normalità.
“Dopo qualche attimo di
scoramento - racconta Aniello Zerillo, presidente della “Nero
e Non Solo!
Onlus” - , sono stati tutti pronti
a ricominciare. Eppure la scena che ci siamo trovati davanti era inquietante.
Quella mattina, come ogni mattina, intorno alle 8 eravamo sul terreno insieme
con i volontari. Ci siamo subito accorti che qualcosa non andava. Qualcuno
aveva appiccato fuoco all’elettropompa, situata in un pozzo artesiano, che
serve per estrarre l’acqua necessaria a irrigare il terreno. Stiamo mettendo su
un allevamento di elicicoltura e avevamo lavorato sodo per costruire un recinto
esterno e uno interno e per iniziare la semina”. L’impianto provvisorio di
irrigazione, che aveva appena due giorni di vita, è stato danneggiato
dall’incendio. Le fiamme, che hanno interessato anche i tubi in polietilene, si
sono diramate lungo il terreno vicino all’elettropompa, che era pieno di
sterpaglie. “In un primo momento – continua Zerillo - , i danni sembravano ingenti.
In realtà, almeno quelli economici, sono ridotti: si aggirano intorno ai 250
euro. In pochi giorni, grazie anche alla determinazione dei volontari, che
hanno completato il recinto e ci hanno consentito quindi di occuparci della
riparazione degli impianti, si è ripristinato tutto. Sono stati straordinari”.
Le motivazioni di quanto
accaduto non sono ancora chiare. Appare di certo strano che tutto sia successo
mentre si stavano svolgendo i campi della legalità. Soprattutto perché, da
quando l’associazione ha in affidamento il terreno confiscato a “Cicciariello”,
un cugino del più noto camorrista Francesco Schiavone, detto “Sandokan”, del
clan dei Casalesi, cioè da luglio 2011, non aveva mai subito atti intimidatori.
Si potrebbe trattare,
tuttavia, di un evento che si inserisce all’interno di un piano criminale più
grande e diffuso. Nei dintorni del comune di Santa Maria La Fossa negli ultimi
tempi si stanno registrando una serie di danneggiamenti, tutti dovuti al fuoco:
le fiamme hanno rovinato un autovelox del comune e il terreno di un’altra
associazione. Si sospetta che siano avvenimenti collegati tra loro e tutti
riconducibili alla criminalità organizzata. Ma non ci sono prove.
Comunque, appena saputo
dell’incendio, si è provveduto a fare la denuncia ai Carabinieri e ad allertare
la Prefettura perché effettuasse maggiori controlli sul luogo.
“A mio avviso – commenta
Salzano – si tratta di un piano ben preciso, di intimidazioni
rivolte più in
generale alle istituzioni e ai vari soggetti che operano per contrastare
l’illegalità. Come Spi, abbiamo intenzione di intensificare il nostro impegno.
I campi estivi sono importanti per sensibilizzare e per far crescere
l’attenzione sulle problematiche che affliggono il nostro territorio. Ma non
bastano. È necessario creare una rete di collaborazione tra imprese,
associazioni, cooperative e amministrazioni, perché il lavoro di
riqualificazione e di lotta sia permanente nel corso dell’anno. Questa linea,
tracciata da Antonella Pezzullo, Segretaria Generale dello Spi Cgil Campania,
la condividiamo in pieno. Ed è seguendo questa strada che intendiamo
procedere”.
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