lunedì 29 agosto 2016

Fare rete e non scoraggiarsi: la risposta all’attentato nel campo di Caserta






Reagire, tutti insieme, subito. È questo il messaggio lanciato dal campo antimafia ‘Terra di lavoro e dignità’’ di Santa Maria La Fossa, in provincia di Caserta, dopo l’atto intimidatorio che ha colpito l’associazione “Nero e Non Solo! Onlus” lo scorso 23 agosto. 

di Rosanna Grano


Ignoti, probabilmente nel corso della notte, hanno incendiato l’impianto di irrigazione che, come ci dice Antonio Salzano, Segretario all’Organizzazione dello Spi Campania, “era stato creato da poco, anche grazie al lavoro dei volontari, con l’intenzione di realizzare un allevamento di lumache”.

Da ormai cinque anni qui lo Spi, insieme con la Flai Cgil, l’Arci, l’Udu e la Rete degli studenti medi, organizza i campi della legalità. Quest’estate i pensionati sono arrivati da Padova, mentre i ragazzi da varie città d’Italia: Treviso, Pisa e Firenze. In totale sono quindici volontari, che di fronte a quanto accaduto non si sono arresi e hanno contribuito a ripristinare in brevissimo tempo una situazione di normalità.

“Dopo qualche attimo di scoramento - racconta Aniello Zerillo, presidente della “Nero
e Non Solo! Onlus”  - , sono stati tutti pronti a ricominciare. Eppure la scena che ci siamo trovati davanti era inquietante. Quella mattina, come ogni mattina, intorno alle 8 eravamo sul terreno insieme con i volontari. Ci siamo subito accorti che qualcosa non andava. Qualcuno aveva appiccato fuoco all’elettropompa, situata in un pozzo artesiano, che serve per estrarre l’acqua necessaria a irrigare il terreno. Stiamo mettendo su un allevamento di elicicoltura e avevamo lavorato sodo per costruire un recinto esterno e uno interno e per iniziare la semina”. L’impianto provvisorio di irrigazione, che aveva appena due giorni di vita, è stato danneggiato dall’incendio. Le fiamme, che hanno interessato anche i tubi in polietilene, si sono diramate lungo il terreno vicino all’elettropompa, che era pieno di sterpaglie. “In un primo momento – continua Zerillo - , i danni sembravano ingenti. In realtà, almeno quelli economici, sono ridotti: si aggirano intorno ai 250 euro. In pochi giorni, grazie anche alla determinazione dei volontari, che hanno completato il recinto e ci hanno consentito quindi di occuparci della riparazione degli impianti, si è ripristinato tutto. Sono stati straordinari”.

Le motivazioni di quanto accaduto non sono ancora chiare. Appare di certo strano che tutto sia successo mentre si stavano svolgendo i campi della legalità. Soprattutto perché, da quando l’associazione ha in affidamento il terreno confiscato a “Cicciariello”, un cugino del più noto camorrista Francesco Schiavone, detto “Sandokan”, del clan dei Casalesi, cioè da luglio 2011, non aveva mai subito atti intimidatori.

Si potrebbe trattare, tuttavia, di un evento che si inserisce all’interno di un piano criminale più grande e diffuso. Nei dintorni del comune di Santa Maria La Fossa negli ultimi tempi si stanno registrando una serie di danneggiamenti, tutti dovuti al fuoco: le fiamme hanno rovinato un autovelox del comune e il terreno di un’altra associazione. Si sospetta che siano avvenimenti collegati tra loro e tutti riconducibili alla criminalità organizzata. Ma non ci sono prove.
Comunque, appena saputo dell’incendio, si è provveduto a fare la denuncia ai Carabinieri e ad allertare la Prefettura perché effettuasse maggiori controlli sul luogo.

“A mio avviso – commenta Salzano – si tratta di un piano ben preciso, di intimidazioni
rivolte più in generale alle istituzioni e ai vari soggetti che operano per contrastare l’illegalità. Come Spi, abbiamo intenzione di intensificare il nostro impegno. I campi estivi sono importanti per sensibilizzare e per far crescere l’attenzione sulle problematiche che affliggono il nostro territorio. Ma non bastano. È necessario creare una rete di collaborazione tra imprese, associazioni, cooperative e amministrazioni, perché il lavoro di riqualificazione e di lotta sia permanente nel corso dell’anno. Questa linea, tracciata da Antonella Pezzullo, Segretaria Generale dello Spi Cgil Campania, la condividiamo in pieno. Ed è seguendo questa strada che intendiamo procedere”.


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