Dopo due anni dalla consegna delle firme raccolte da un vasto fronte di associazioni e dalla Cgil, finalmente il 9 novembre, a Montecitorio, entrerà in discussione la legge di iniziativa popolare n.1138 sul riutilizzo dei beni confiscati alle mafie.
"Per la Cgil è motivo di soddisfazione la notizia dell'avvio della discussione alla Camera sulla riforma dei beni sequestrati e confiscati, da due anni, ovvero dalla consegna delle firme che abbiamo raccolto per la proposta di legge di iniziativa popolare, attendevamo questo momento: ora il Parlamento faccia in fretta a votare e dia così risposta alle aspettative e all'impegno dei lavoratori e di tutti coloro che si sono spesi e si spendono per questo progetto e nella lotta alle mafie". Così la segretaria confederale della Cgil Gianna Fracassi, commenta la conclusione dei lavori della Commissioni Giustizia della Camera sulla proposta di legge di iniziativa popolare n.1138 e la conseguente calendarizzazione a Montecitorio, per il prossimo 9 novembre, della discussione generale.
Fracassi ricorda che "il riutilizzo dei beni sequestrati e confiscati alle mafie è un caposaldo della legge Rognoni - La Torre, e lo strumento più significativo per aggregare società civile e istituzioni nella lotta alla criminalità organizzata. Per questo - spiega la dirigente sindacale - abbiamo lavorato con un vasto fronte di associazioni ad una proposta di legge volta a organizzare gli strumenti utili a sostenere la difficile riemersione alla legalità di beni e aziende, sperando che politica e Istituzioni cogliessero la necessità di tale intervento legislativo". "Quella iniziativa - sottolinea - la assumemmo convinti di interpretare il sentimento delle comunità locali, impegnate in una battaglia quotidiana e faticosa per affrancarsi dal peso davvero gravoso della presenza mafiosa".
"Siamo sempre stati disponibili - prosegue Fracassi - ad ascoltare e ad accogliere tutti i contributi che potessero migliorare e rendere più efficace la proposta iniziale. Oggi, in vista del traguardo dell'Aula, ringraziamo la Commissione Antimafia per il lavoro di elaborazione che l'ha resa più organica, i gruppi parlamentari che l'hanno votata in Commissione Giustizia e la Presidente della Commissione stessa per il paziente, continuo e rigoroso lavoro di sintesi".
"Grazie a questo impegno la 1138, che prevede la riforma e il rafforzamento dei compiti dell'Agenzia e vincoli più stringenti nella designazione degli amministratori Giudiziari, può rappresentare uno strumento più efficace nel contrasto alla criminalità organizzata". Inoltre per Fracassi "il Fondo di Garanzia, allocato presso il ministero dello Sviluppo Economico e innervato nella proposta contenuta nella Legge di Stabilità, permetterà di lavorare al meglio per evitare che tante realtà produttive rischino il fallimento nella fase di sequestro, ridando così ai dipendenti la speranza di una continuità lavorativa".
"Ora - conclude la segretaria confederale - ci aspettiamo che il Parlamento faccia in fretta a votare, dando così risposta alle aspettative e di tutti coloro che sono impegnati nella lotta alle mafie, dei lavoratori, dei volontari e di chi, firmando la proposta di legge di iniziativa popolare, ha contribuito a questo importante processo riformatore".
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