venerdì 11 settembre 2015

Beni confiscati: Cgil, a ottobre il Parlamento discuta la riforma e la approvi entro l'anno




"Non c'è più tempo per annunci o dichiarazioni, Governo e Parlamento agiscano immediatamente: la proposta di legge n. 1138 sui beni e sulle aziende confiscate deve essere calendarizzata in aula per ottobre e approvata entro l'anno". Così Gianna Fracassi, segretaria confederale della Cgil.
"L'urgenza - spiega Fracassi - è confermata in ultimo dai dati diffusi dal Viminale, secondo cui dall'agosto del 2014 al luglio del 2015 sono stati sequestrati oltre 14.500 beni di cui 718 aziende, per un valore che supera i 5 miliardi di euro, mentre le confische sono state più di 3.800 (215 le aziende) per un valore di 678 milioni". "Inoltre, come si evince dalle indagini giudiziarie di questi giorni - continua - è necessario un intervento tempestivo che assicuri la trasparenza nell'assegnazione degli incarichi per la gestione dei beni agli amministratori giudiziari ".

Tornando alla proposta di legge, "per la quale un vasto schieramento di associazioni antimafia ha raccolto le firme insieme alla Cgil", la dirigente sindacale sostiene che "il testo è pronto per essere portato in aula e votato, come ha recentemente detto lo stesso Presidente della Commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti". "Con la condivisione e il contributo di tutti i gruppi parlamentari - continua - sulla legge di iniziativa popolare n. 1138 sono confluiti altri progetti di legge, come quello della Commissione Antimafia, e si è costruito un impianto normativo organico che affronta tutti i temi, compreso quello così attuale della trasparenza nell'assegnazione degli incarichi".

"Facciamo quindi appello ai gruppi parlamentari - ribadisce in chiusura Fracassi - affinché provvedano senza indugi a rendere immediatamente operativa la discussione in Aula".



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