lunedì 12 settembre 2016

Polistena. Giovani e anziani insieme per rilanciare l'antimafia sociale



I campi della legalità che si sono svolti nella Piana di Gioia Tauro, presso le terre confiscate alla ndrangheta, ancora una volta hanno rappresentato una esperienza straordinaria per lo Spi Cgil. Sono oltre cento gli ettari di terreno agricolo confiscato dallo Stato a famiglie di ndrangheta e assegnate alla Cooperativa Valle del Marro di Polistena, in provincia di Reggio Calabria: nonostante le continue intimidazioni, i ragazzi della Cooperativa rendono fertile queste terre e danno lavoro a decine di braccianti. 

In queste terre, ogni mattina i compagni dello Spi che partecipano ai campi della legalità provenienti dal Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, assieme ai ragazzi e le ragazze di “Libera”, lavorano la terra sul bene confiscato. La formazione avviene presso il palazzo confiscato “Padre Pino Puglisi” che funziona come centro polifunzionale: comprende l’Ostello e il poliambulatorio di Emergency. Qui si svolgono gli incontri con i giornalisti, forze dell’ordine, magistrati, familiari vittime innocenti di mafia. Con le loro testimonianze trasmettono valori preziosi per il contrasto alla criminalità. 
Nel Campo tematico “Illuminiamo la salute”, per un servizio sanitario verso i cittadini, si è sviluppato un appassionato dibattito fra i giovani di “Libera” e noi pensionati dello Spi su come si possono contrastare i fattori di rischio corruzione nella sanità pubblica.  Abbiamo socializzato con i giovani aprendo un dialogo culturale a tutto campo, mettendoci  la nostra passione nel trasmettere i valori del movimento sindacale. Una memoria storica che non può essere archiviata, che parla dei tanti sindacalisti minacciati e uccisi dalla mafia, di libertà, di diritti e dignità del lavoro. 
Con i giovani, abbiamo parlato di lotta al caporalato come forma di intermediazione illecita di manodopera e di sfruttamento che coinvolge in modo particolare gli africani che sfuggono dalla guerra e dalla miseria; di etica del lavoro come dignità della persona;  di corruzione, alimentata anche da liberi professionisti e funzionari dello Stato, che soffoca l’economia legale e preclude la speranza nelle nuove generazioni. La vita della mafia, viene alimentata dal potere politico, anche se fa finta di ignorarla. I pacchetti di voti di cui dispongono le famiglie mafiose fanno gola a molti politici (i voti non puzzano): pur di averli, stipulano patti garantendo profitti elevati a discapito del bene comune. 
È necessario rilanciare l’ antimafia sociale nei territori, per liberare l’Italia dalla illegalità in ogni ambito professionale, una vera lotta partigiana capace di coinvolgere le famiglie, la scuola, e in modo particolare i giovani che rappresentano il presente e il futuro della nostra società. A questa battaglia culturale, morale ed etica siamo chiamati non solo noi pensionati, ma tutta la Cgil. La presenza di Susanna Camusso a Cinquefrondi, nel cuore della Piana di Gioia Tauro, dove l’illegalità ostacola lo sviluppo produttivo del territorio, rappresenta un segnale forte per tutta la Cgil, chiamata a lottare  contro il nuovo nemico, "la corruzione". 
I Campi per la legalità, sono stati l’occasione per sviluppare, anche tra noi attivisti dello Spi Cgil, un confronto sul radicamento delle leghe sul territorio. Pur vivendo in realtà diverse, i temi affrontati hanno riguardato il terrorismo che vuole seminare la paura per limitare la libertà: un fenomeno che abbiamo conosciuto negli anni '70, con la strategia della tensione alimentata dalle stragi fasciste e dalle brigate rosse. Abbiamo discusso del populismo di destra che mette a dura prova le democrazie di tutta Europa, di muri alzati e filo spinato eretti per sbarrare l’ingresso agli immigrati;  di solidarietà e dell’ Europa dei popoli.  Questi incontri ci hanno fatto comprendere, una volta di più, che se vogliamo vivere in una società più giusta, giovani e anziani devono e possono lottare insieme. A partire, ad esempio, dal confronto con il Governo sulle pensioni.                         
                                     
Giorgio Castella, Segretario Lega Spi Cgil Polistena     

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