mercoledì 2 agosto 2017

Casapesenna (CE). Diario giornaliero dei volontari dello Spi Cgil di Udine

Incontro col sindaco di Santa Maria la Fossa, Antonio Papa (al centro, nella foto) , comune nel quale si trova il campo per l'elicicoltura (allevamento di lumache).  Immagine inviata da Maria Teresa Tancredi.


Quattro volontari dello Spi Cgil di Udine raccontano la loro esperienza nel campo della legalità di Casapesenna. L'incontro con i ragazzi, l'attività della cooperativa "Non solo nero", il lavoro nei campi e la visita alle straordinarie bellezze artistiche di una terra martoriata dalla presenza della camorra.



14 – 22 LUGLIO 2017
Venerdì 14 luglio
Viaggio buono, arrivati alle 22.30 a Napoli, Nello Zerillo coordinatore dei campi antimafia e responsabile provinciale dalla metà degli anni 90 dell’associazione “Non solo nero” appartenente ad ARCI , è venuto a prenderci in aeroporto per accompagnarci all’ostello della gioventù “il Paguro” di Casapesenna dove abbiamo conosciuto Igor e Luigi, due volontari di Giosef (giovani senza frontiere).
Il Paguro è un bene confiscato alla  camorra e assegnata a Giosef per usi sociali ed è qui che noi abbiamo soggiornato tutta la settimana assieme agli studenti volontari che sarebbero arrivati il giorno dopo, abbiamo cenato con pizza e poi nanna.

Sabato 15 luglio
Su indicazione della sera precedente alle 10.30 ci siamo riuniti con Nello e Natalia (volontaria Nero e non solo) dove ci hanno presentato tutta la parte organizzativa della settimana e suggerito alcuni comportamenti da tenere durante la nostra permanenza.
Con Natalia abbiamo stabilito il menù della settimana e i quantitativi degli alimenti che lei stessa ci avrebbe fornito affinché noi potessimo offrire ai ragazzi, che sarebbero andati nei campi a lavorare,   colazione, pranzo e cena.
I campi sono situati nel comune di  Santa Maria la Fossa, consistono in 6 h di terreno anch’essi confiscati alla camorra e assegnati a Giosef che, attraverso un progetto presentato al comune, lo  utilizza. 
Attualmente è stato bonificato un terzo del terreno che viene usato per l’elicicoltura, cioè allevamento di lumache. Per la cronaca essendo questo terreno molto lontano dal paese e dai servizi,  si sono resi necessari alcuni interventi tra cui l’ approvvigionamento dell’acqua,elemento indispensabile per creare l'ambiente adatto alla vita delle lumache, un impianto irrigativo, la costruzione di barriere per il contenimento delle lumache stesse, la semina di ortaggi quali bieta, cavoli, insalate. Durante tutta la fase di preparazione di quanto sopra il bene è stato oggetto di atti intimidatori come per esempio danneggiare la pompa,  incendiare parte della struttura. 
Le lumache seminate sono 30.000 con l’obiettivo di raggiungere i 30.000.000  nel 2018; i ricavi di questa coltura sono il recupero della bava da utilizzare per l’industria cosmetica e  farmacologica oltre che alla ristorazione.
In attesa dell’arrivo dei ragazzi volontari siamo usciti in paese dove abbiamo riscontrato una sincera ospitalità e in particolare i maschietti del mio gruppo hanno socializzato immediatamente con Olga, bellissima creatura ucraina che lavora al bar vicino all’ostello ed è qui il primo caffè della giornata o in base ai turni di Olga.(sempre per la cronaca Olga lavora per 7 ore per 6 giorni la settimana a 25 € die rigorosamente a nero)

Nel pomeriggio sono arrivati i giovani volontari con i quali siamo entrati da subito in sintonia; i ragazzi sono: Martina insegnante precaria da Sarzana, Massimiliano insegnante di ruolo da Genova, Virginia studente universitaria da Padova, Irene, Manuela, Valeria, Francesca, Marco,per metà friulano, tutti studenti da Treviso ed infine Angelo insegnante a Bologna ma di origini casertane con un passato di volontario dell’associazione Nero e non solo
Con la preparazione della prima cena siamo partiti alla grande: spaghetti pomodoro e basilico, salsiccia con fagioli e verdura mista segue poi riassetto della cucina e sala pranzo per poi socializzare tutti insieme nel  giardino dell’ostello.
L’impegno tipo delle giornate per i pensionati volontari era di: 
- entro le 6.30 colazione (latte, thè, fette biscottate, marmellata, cioccolata ecc…. ) a cui segue il riassetto della cucina e della sala pranzo
- per le 13.30 pranzo con un primo, un secondo, un paio di contorni, segue poi lavaggio pentolame
- per le 21.30 cena con un primo, un secondo, un paio di contorni segue poi lavaggio pentolame
- nei pomeriggi dalle 16.30/17.00 erano organizzate  iniziative  di formazione e cultura.
L’impegno tipo delle giornate per i ragazzi volontari era di: 
- colazione alle 6.30
- partenza per i campi alle 7.00 fino alle 12.00 / 12.30
- pranzo, lavaggio delle stoviglie con riassetto  della cucina
- cena, lavaggio delle stoviglie con riassetto  della cucina

DOMENICA 16 LUGLIO

Giornata culturale con visita alla Reggia di Caserta con annesso giardino botanico; superfluo ricordare l’immensità del valore artistico di questo sito.

Pranzo in pizzeria tipica offerto dalle 2 associazioni
è seguita  poi visita alla sede dell’associazione Nero e non solo, sede assegnata all’associazione dal vescovo di Caserta Monsignor Nogara di origini friulane, sede che è stata oggetto di numerosi attentati ultimo dei quali un incendio.
In seguito abbiamo visitato l’Anfiteatro Romano (secondo per grandezza al Colosseo di Roma ) con una capienza di 60.000 spettatori situato nell’attuale comune di  Santa Maria Capua a Vetere  l’antica Capua Romana.
La storia ci narra che proprio a Capua è vissuto Spartacus ed è qui che egli si allenava ed è da qui che è partita la grande rivolta degli schiavi e gladiatori contro Roma. Nostra considerazione è quella che un bene artistico di queste dimensioni e importanza meriterebbe più valorizzazione anche se Nello sostiene che negli ultimi tempi la situazione è migliorata.

Durante questa giornata, causa anche il forte vento, abbiamo assistito a parecchi incendi con una forte presenza di odore alacre.
Arrivati all’ostello abbiamo preparato cena con al seguito momenti di riflessioni comuni.
LUNEDI’ 17 LUGLIO
Dopo la colazione e il riassetto nelle successive due ore libere ci siamo dedicati alla socializzazione nel paese andando nei luoghi di ritrovo della gente di Casapesenna; in questi frangenti abbiamo conosciuto parecchie persone e nel contempo ci siamo fatti conoscere, l’ambiente riscontrato è stato molto accogliente e, per la maggior parte dei casi,le persone con le quali abbiamo dialogato, hanno elogiato la nostra iniziativa di volontariato; nelle mattinate in cui eravamo liberi abbiamo ripetuto questo piacevole intermezzo.
Nel pomeriggio c’è stata la visita al comune di Santa Maria la Fossa e insieme al sindaco Antonio Papa abbiamo visitato la “Balzana” che è uno dei più grandi sequestri fatti alla camorra e consiste  in una proprietà terriera e immobiliare di 227 ettari. Durante la presentazione di questo bene, il sindaco ci ha ricordato che ci sono voluti ben 21 anni per poter avere a disposizione il bene sequestrato.
Ha inoltre rimarcato che, pur essendo buona la legge Pio La Torre (unica al mondo), i tempi così lunghi per disporre del bene sono inaccettabili per cui andrebbe aggiornata.
Questo bene per essere bonificato necessita di investimenti di decine di milioni di Euro per cui sarà necessaria un operazione molto importante. (scopriremo venerdì prossimo quando abbiamo ospitato la CdL di Caserta che anche la CGIL campana e nazionale partecipano alla progettazione  per l’utilizzo di questo patrimonio).
La giornata si conclude con la cena verso le 21.30 perché a turno 3 persone devono recarsi ai campi per la fase di irrigazione.(così ogni giorno)
Dopo cena ci si ritrova in giardino dell’ostello per chiacchierare e ridere molto tutti insieme e poi nanna.

Lavoro nei campi, a Casapesenna. Foto inviata da Lidia Latella.
MARTEDI’ 18 LUGLIO
La giornata è stata incentrata sulle attività formative culturali:  in mattinata ci siamo recati a Castel Volturno a visitare il caseificio dedicato a don Peppe Diana, unico sacerdote anticamorra ucciso nella sua chiesa a Casal di Principe.

Anche questo caseificio è un bene confiscato alla camorra e dato in gestione ad una cooperativa sociale, associata a Libera, di giovani locali che producono la tipica mozzarella di bufala artigianale; il presidente di questa cooperativa, Massimo Rocco, ci ha fatto vedere dal vivo le principali fasi della formazione della mozzarella ed in particolare la fase della mozzata, da cui prende il nome la mozzarella.
Dopo averla assaggiata, (molto buona), abbiamo chiesto al presidente Massimo Rocco se era commercializzata in Friuli e lui ci ha fornito il referente che è il responsabile provinciale di Libera .
Questa cooperativa ha iniziato la propria attività nel 2012 e dopo una partenza difficoltosa è riuscita ad inserirsi nei canali commerciali della grande distribuzione (Coop) e tra i privati tipo Eataly, ciò ha permesso  alla cooperativa   un futuro di stabilità economica e di sviluppo; infatti oggi la cooperativa conta 7 soci dai 3 di partenza.

Sempre nella stessa sede nel pomeriggio hanno proiettato un documentario Rai di 50 minuti che presentava le attività di Libera in Italia.
Sono proseguiti interventi di Massimo Rocco, Nello Zerillo, Alessandro Bufanti (presidente Coop Libera Altri Orizzonti) che hanno illustrato le loro storie e le attività sempre sui beni confiscati alla camorra.
Estremamente importante e che ci ha toccato da vicino è stato l’intervento del segretario della Flai-CGIL di Caserta, Tamaro Della Corte, che si occupa dello scandaloso sfruttamento dei lavoratori extracomunitari in agricoltura.
Tamaro ci ha raccontato la sua attività di sindacalista, dove lo sfruttamento, la violenza  in particolare sulle donne e l’illegalità sono la regola.
In questo contesto ci ha illustrato la sua attività che si svolge prevalentemente sulla strada andando  a cercare fisicamente i lavoratori dove vivono e lavorano (dove il caporalato la fa da padrone), per informarli dei loro diritti e dicendo che la CGIL è a loro disposizione per aiutarli a risolvere ingiustizie e soprusi. Il suo intervento ha colpito noi e in particolare i ragazzi volontari e, alla conclusione del suo intervento, hanno applaudito a lungo calorosamente. A dimostrazione di quanto ci ha raccontato le è giunta una telefonata che richiedeva suo intervento a seguito di un pestaggio nei confronti di un lavoratore indiano. 

MERCOLEDI' 19 LUGLIO 
Giornata tipica di lavoro
Al pomeriggio incontro con Giovanni Cerchia, professore universitario con cattedra ad Isernia, esperto in storia delle criminalità organizzate nel nostro paese.
Il professore ci ha raccontato la storia della camorra fino ad arrivare ai giorni nostri; è seguito un importante dibattito che ha contestualizzato il fenomeno camorristico in questi territori. Attualmente Cerchia sostiene che il fenomeno è in arretramento, anche se il livello di guardia rimane alto.GIOVEDI' 10 LUGLIO
Ancora giornata tipica di lavoro

A pranzo abbiamo avuto ospiti il Sindaco e la Giunta del comune di Casapesenna che ci hanno offerto la mozzarella di bufala; la nuova giunta di sinistra ci ha descritto le difficoltà incontrate per amministrare legalmente il comune; dopo un avvio difficoltoso sono comunque riusciti a dare una svolta aprendo il parco della legalità (sequestrato alla camorra) e avviando la raccolta differenziata.
L' iniziativa del pomeriggio  ha avuto come argomento il ruolo delle donne nella camorra.
La presentazione  è stata svolta da Speranza Amato che ha illustrato la sua recente tesi di laurea su questo argomento.
Interessante  la differenza tra la camorra e la mafia siciliana. Nel primo caso, essendo una criminalità metropolitana, il ruolo della donna si è evoluto in parallelo con l'evoluzione della stessa nella società civile.
Infatti la donna nella camorra è passata da mera educatrice dei figli a trasmettere i “valori” dell'organizzazione criminale a diventare essa stessa boss.
Cosa che non è avvenuta nella mafia siciliana perché tipicamente legata al mondo agricolo dove la donna è ancora figura subordinata.
Inoltre, grazie alla presenza di Giuseppina Vozza, psicologa dell'associazione Nero e non Solo, e dei ragazzi rifugiati politici Seiku e Promise, il dibattito si è incentrato sui pregiudizi e le differenze tra le culture.
Alle 18.45 ci siamo recati a visitare l’allevamento delle lumache 

   A cena abbiamo avuto ospiti lo SPI regionale e provinciale.

VENERDI' 21 LUGLIO
Giornata tipica di lavoro
Al pomeriggio incontro sulle dinamiche di insegnamento della lingua italiana a persone extracomunitarie, l'argomento è stato trattato da:
  • Piero Schiavo docente universitario del CPIA (Centri Provinciali per l'Istruzione degli Adulti) di Roma attualmente impegnato nella ricerca presso l'università di Bologna, ha scritto il libro “insegnare a studenti a zigzag, storie di scuola di vita e di pregiudizi”.
  • Rossi Angelo insegnante alle scuole superiori a Bologna
E' seguito importante dibattito con partecipazione di tutti.
Segue preparazione della cena che aveva come ospiti la Segreteria Generale della Camera del Lavoro di Caserta e due del SILP regionale che si occupano di  legalità; questi  gentilmente ci hanno regalato il libro “la lotta alle mafie” narrazione collettiva dell'Italia che resiste 

Verso le 17.30 Nello ci informa che oltre alle 19 persone già previste si sono aggiunte ulteriori 5, momento di panico ma grande felicità perchè, per la prima volta, gli ospiti sono i vicini di casa.
Questo fatto ha suscitato entusiasmo e notevole soddisfazione  perché la gente del luogo comincia a riconoscere ad apprezzare l'opera   che si basa sul valore del lavoro e della legalità  in netto contrasto con quanto avveniva in precedenza.
La serata si è conclusa con la degustazione del dolce tipico locale “Rocco Baba”, da noi offerto e abbellito con la scritta “Viva il Friuli”.
Questa è stata una serata indimenticabile, felici di stare insieme, questo è il sentimento
che abbiamo portato a casa.

Vorremmo fare alcune considerazioni:
in primis verso coloro che agiscono con entusiasmo , pazienza, grinta nei luoghi confiscati alla camorra, Nello, Luigi, Igor oltre ad essere simpatici siete dei GRANDI!!!
Una nota particolare va rivolta ai giovani volontari che sono l'anima di questi campi. 
Con questi ragazzi siamo certi che il nostro malandato paese può sperare in un futuro migliore.
Ragazzi l'unica raccomandazione: MANTENETEVI SEMPRE COSI
Se ci sarà data l'opportunità vorremmo ripetere questa grande esperienza e la proponiamo anche ad altri.

IL RITORNO: CON LA PUNTO SUPERIAMO UNA FERRARI………
(per noi è diventato un motto-insieme si può)

Fabbro Luigino Spi Latisana / San Giorgio di Nogaro
Barusso Eros Spi Latisana / San Giorgio di Nogaro
Barera Franco Spi Gemona

Brugnolo Gabriella Spi Latisana / San Giorgio di Nogaro

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